2 Luglio 2019

Nesta, Ibra, Ronaldo, Suazo, Sensi: quando il derby è di mercato

Dal blitz per lo svedese fino alla trattativa Sensi: quella tra Inter e Milan non è solo una rivalità di campo ma anche di scrivania

Nesta, Ibrahimovic, il ritorno di Ronaldo, Suazo, Kondogbia, Sensi. La rivalità tra Inter e Milan non è mai stata una cosa riguardante solo il terreno di gioco, anzi, da sempre ha coinvolto anche altri aspetti, come per esempio quello relativo al mercato. Tanti sono i calciatori che, nella loro carriera, si sono ritrovati improvvisamente dinanzi al bivio rossonerazzurro, e spesso la decisione ha cambiato per sempre non solo la loro vita ma anche la storia del calcio. Vediamoli nel dettaglio:

FUORI DI “NESTA” – Il 5 maggio e lo scudetto perso sul filo del rasoio non fanno perdere l’appetito e la voglia di calcio all’ambiente nerazzurro: Moratti conosce i difetti della squadra Cuperiana e, approfittando anche del periodo difficile che sta vivendo la Lazio di Cragnotti, prova ad accaparrarsi le prestazioni del difensore centrale Alessandro Nesta, che andrebbe a puntellare una difesa già ben attrezzata. In ballo c’è anche il Milan di Berlusconi e la trattativa è lunga ed estenuante, tanto che, improvvisamente, lo stesso Moratti getta la spugna e vira in una sola notte su Fabio Cannavaro, compagno di reparto di Nesta in nazionale. Galliani e Berlusconi riescono a intenerire Cragnotti e, nell’ultimo giorno di mercato, il centrale difensivo azzurro firma con il diavolo, contribuendo in maniera decisiva alla conquista della Champions League 2002/03, battendo in semifinale proprio l’Inter.

LO SVEDESE VOLANTE – Scoppia calciopoli nell’estate del 2006 e tutto cambia: il nome di Zlatan Ibrahimovic, in uscita dalla Juventus retrocessa in Serie B, alimenta un nuovo derby di mercato tra Inter e Milan che si sta risolvendo ancora una volta in favore dei rossoneri. Questa volta però la società nerazzurra prepara strategicamente le contromosse e, in una sola nottata, riesce a portare lo svedese sulla sponda interista di Milano. Ne nascono tre stagioni esaltanti, tutte condite da scudetti, prima dell’addio al Barcellona e del ritorno proprio con la casacca rossonera, con la quale Ibrahimovic rivince nuovamente lo scudetto e la classifica marcatori.

RONALDO-BIS, QUANDO L’AMORE FA MALE – Nella stessa sessione di mercato Branca e Oriali riportano in nerazzurro anche Hernan Crespo, che anche aveva vissuto una piccola parentesi rossonera, interrotta con l’incubo di Istambul, e tentano il tutto per tutto per Ronaldo, in uscita dal Real Madrid. Non si chiude per il fenomeno nell’ultimo giorno di mercato e, quando a gennaio si riaprono le frontiere, il brasiliano torna incredibilmente a Milano ma con la maglia del Milan, provocando la reazione esagitata dei supporters interisti. Fischiato durante tutto il derby,  Ronaldo segna a Julio Cesar il gol del vantaggio rossonero, prima che le reti di Cruz e Ibra cambino l’umore di una piazza che inizia a sentire profumo di scudetto.

SUAZO AL BIVIO – E lo vince l’Inter lo scudetto numero 15, però in Champions deve arrendersi in una maledetta sera valenciana. Il Milan, invece, conquista la coppa dalle grandi orecchie e prova a rilanciare la sfida all’Inter nella trattativa Suazo. L’ex cagliaritano si fa ingolosire dal progetto interista e sceglie il nerazzurro, anche se la sua esperienza sarà non del tutto esaltante, al punto che, nel corso della stagione, lascerà spesso il posto sia a Julio Cruz sia a un giovanissimo Mario Balotelli.

IL SORPASSO PER BONAVENTURA – Chiusa l’era Moratti, l’Inter vive un periodo di stasi. Nel 2014 prova l’assalto a Giacomo Bonaventura dall’Atalanta; quando sembra tutto fatto interviene prepotentemente Adriano Galliani e il calciatore passa dal nerazzurro al rossonero. Col Milan giocherà 152 partite realizzando anche 31 reti.

IL VOLO DEL KONDOR – Passa un anno e si rinnova il consueto scontro di mercato: Thohir ha richiamato in panchina Roberto Mancini e il tecnico ha chiesto a gran voce l’acquisto di Yaya Tourè, centrocampista già richiesto a Moratti ai tempi della sua prima esperienza nerazzurra e poi finalmente allenato nella vincente parentesi inglese. Quando l’affare per l’ivoriano si complica i nerazzurri virano su Geoffery Kondogbia, centrocampista del Monaco che si è messo in luce in Champions League e su cui c’è già un forte interesse del Milan. Sembrano in vantaggio i rossoneri, eppure la società del biscione riesce a fare il sorpasso decisivo all’ultima curva e, sborsando una cifra superiore ai 30 milioni di euro (diventeranno poi 40 con i vari bonus), porta a Milano il centrocampista, festeggiato dai tifosi il giorno della presentazione. Impressionante il giorno dell’esordio, Kondogbia vive una fulminea parabola discendente, l’amore con San Siro non sboccia mai e parte due anni dopo in direzione Valencia.

LE “VISITE” DI BIABIANY – Altro derby quello per Biabiany: il calciatore cresce con l’Inter, torna trovando la squadra campione d’Europa e, in finale di Coppa del Mondo per Club, realizza anche il gol più importante della sua carriera. Si rilancia nelle provinciali, soprattutto col Parma, al punto da solleticare l’interesse del Milan. Sembra tutto fatto per la firma, il calciatore addirittura posa con la sciarpa rossonera per le foto di presentazione, ma poi salta tutto. Tornerà nuovamente all’Inter, anche se non riuscirà a ritagliarsi lo spazio per mettersi in mostra.

IL SESTO “SENSI” – Si giunge all’attuale finestra di mercato e all’ennesimo derby di mercato, quello per Stefano Sensi, centrocampista del Sassuolo, con un’altra vittoria dell’Inter, che riesce a battere i cugini e a far firmare il calciatore classe 1995. Ma è solo uno dei capitoli delle rivalità di ufficio tra Inter e Milan. Così come per le partite sul campo, le due compagini milanesi saranno pronte ad affrontarsi nuovamente anche a colpi di trattative e rilanci. Basta attendere.

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