6 Dicembre 2016

Paganin: “Questa Inter non ha un leader”

Le parole di Massimo Paganin sull'attuale situazione dell'Inter e sulla mancanza di un leader in questa squadra
intervista paganin

L’ex nerazzurro Massimo Paganin, intervistato da Tutto Mercato Web, parla dell’attuale Inter e del lavoro di Stefano Pioli: “L’Inter sta facendo fatica a sostenere dei ritmi elevati, nonostante la disponibilità dei giocatori. Con il Napoli c’è stato un tracollo, poi sotto di due reti dopo pochi minuti è stato molto difficile recuperare. Mi auguro ora che il tecnico possa trovare le soluzioni e risolvere i problemi della squadra, nonostante non sia facile con la stagione in pieno svolgimento. Servirebbe sicurezza, ma è molto difficile. A volte si lavora bene durante la settimana, poi in partita capita un ko come quello di Napoli. L’Inter cala di intensità durante lo stesso match, con errori inspiegabili. La concentrazione viene meno quando si cala dal punto di vista fisico. Pioli sta chiedendo intensità, ma la squadra non riesce a garantirla per tutti i 90′. Questo è il problema.”

Paganin si sofferma poi su un problema grave nell’Inter, ovvero la mancanza di un leader: “Faccio fatica a individuarle un leader in questa Inter. Icardi sta crescendo e sta studiando da leader, ma quello che fa fuori dal campo incide in questo tipo di crescita. E nello spogliatoio si avverte e si creano dei piccoli problemi. In questa Inter non esiste un vero e proprio leader”.

Un pensiero poi sul possibile arrivo di Simeone: “I giornali ne parlano molto spesso. Chiaramente non è facile per Pioli convivere con queste voci, ma fa parte del gioco. Il tecnico nerazzurro deve giocarsi le proprie possibilità all’Inter, vincere qualcosa di importante su questa panchina è sicuramente uno dei suoi obiettivi. Non mollerà facilmente, anzi. Farà il meglio”.

Infine Paganin dà un consiglio per il mercato di gennaio: “Servirebbe un nuovo difensore, lo penso da inizio stagione. Il problema non è la difesa, ma la fase difensiva in generale. Ci sono delle difficoltà che riguardano i singoli, ma quello che conta è la squadra“.