18 Ottobre 2018

Pellegrini: “Il lavoro di Suning da rispettare. Ho acquistato molti campioni all’Inter, ho vinto meno rispetto alle mie attese: ma ai miei tempi…”

L'ex presidente ha ripercorso parte della sua gestione nerazzurra analizzando anche l'attuale situazione societaria
intervista pellegrini

Presidente nella stagione 1989, quella dello scudetto dei record, Ernesto Pellegrini è stata e continua ad essere una delle figure più amate all’interno del mondo Inter. L’ex presidente, in carica dal 1984 al 1995, periodo nel quale ha anche vinto altri diversi trofei, è intervenuto all’interno di RMC Sport Live Show. Diversi i temi affrontati da Pellegrini, tra i quali; la nuova proprietà Suning, il confronto tra Spalletti e Trapattoni e un romantico sguardo alla sua gestione passata. Di seguito le parole dell’ex presidente nerazzurro:

LA SUA INTER –Quella odierna è un’Inter dei tempi moderni. Quando ero presidente era possibile comprare solamente tre calciatori stranieri, adesso sono molti più rispetto agli italiani. Adesso l’Inter è internazionale, sicuramente meno romantica rispetto ad allora. Nonostante questo attira l’interesse di moltissimi tifosi e S. Siro è sempre gremito. Questo significa che piace. La mia Inter faceva sognare? Senza dubbio, oltre a Rummenigge, Matthaeus e Brehme, c’erano campioni come Passarella o Diaz. All’Inter ho acquistato solamente campioni, grandi giocatori che mi hanno regalato molte gioie. Probabilmente ho vinto meno di quanto sperassi ma a quei tempi le formazioni rivali erano molto forti. Ora la Juventus arriva sempre distante rispetto alle altre, ma all’epoca il campionato era incerto. Ora la Juve gioca un campionato a parte“.

SUNING – “La gestione dell’Inter è straniera ma i manager sono italiani. Stimo molto Antonello e Spalletti. Suning, soprattutto quest’anno, sta investendo molto per comprare calciatori. Si deve portare rispetto per una proprietà che non è né italiana né milanese, ma ora i tempi sono cambiati e bisogna accettare anche questo. L’essere interisti resta, anche se la società è straniera. Tutti vorrebbero avere una squadra più italiana e con una società differente, ma non è la cosa che conta di più. Il fascino per i nerazzurri rimane. Anche il Milan si è rinforzata con una società straniera. hanno anche comprato un calciatore come Higuain. Quello di domenica sarà un bellissimo derby“.

SPALLETTI –Spalletti mi ricorda Trapattoni? Lo penso ancora anche se Trapattoni, per il suo modo di essere, è unico. Entrambi sono molto competenti, ottimi professionisti e in questo tra i due ci sono similitudini. Caratterialmente sono diversi, ma è anche normale. La simpatia e le battute del Trap lo rendono unico“.

PROPRIETÀ STRANIERE –Non c’è un errore dietro al fatto che ci siano sempre meno società italiane. L’attuale difficoltà dell’economia italiana forse fa sì che molti imprenditori non abbiano voglia di fare investimenti per le proprie squadre del cuore. Per questo le società con capitale italiano sono sempre di meno. Se l’economia tornasse ad essere florida, forse potremo rivederne qualcuno. Voglia di investire di nuovo nel calcio? No. Ho molto avendo un’azienda con oltre 8 mila dipendenti. Vado sempre a vedere la mia Inter allo stadio”.

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