8 Aprile 2020

Q&A Inter, Sensi: “Sogno la Champions qui! L’infortunio l’ho vissuto molto male”

Il centrocampista nerazzurro risponde alle domande dei tifosi

Con Stefano Sensi prosegue l’appuntamento con i Q&A dei calciatori in casa Inter, che in questi giorni di isolamento forzato ha pensato di tenere compagnia ai propri tifosi organizzando questi simpatici appuntamenti con i componenti della rosa in diretta sui canali social del club. Oggi è stato il turno di Stefano Sensi, che ha risposto così alle domande arrivate dai tifosi dell’Inter presenti per l’occasione.

Un mese fa l’ultima partita – “È cambiato tanto perché ci siamo ritrovati in una situazione difficile. Non possiamo allenarci, giocare e vivere la quotidianità insieme. Stiamo cercando di mantenere un ritmo che più si avvicina agli allenamenti, qui a casa”.

Buone parole da Mancini e De Zerbi – “Sicuramente mi rende tanto orgoglioso sentire questi giudizi. De Zerbi mi ha fatto crescere tanto lanciandomi in Serie A, e Mancini mi ha dato fiducia praticamente dal nulla, cosa che mi ha fatto migliorare”.

Barella – “Io e Nicolò andiamo molto d’accordo, ci conoscevamo già dalla Nazionale e in campo ci troviamo molto bene insieme. Lui è un grande calciatore, poi in allenamento ci prepariamo molto bene in campo”.

Gioia più grande all’Inter – “Sicuramente il primo gol a San Siro, uno dei momenti più belli. Mi ricordo ancora l’urlo dei tifosi quando hanno gridato il mio nome: pelle d’oca! Un altro momento, invece, è stato l’ingresso in campo: vedere San Siro tutto pieno e nerazzurro è stato stupendo, un’emozione grandissima”.

Cantante preferito – “Non sono un grandissimo amante della musica, però mi piace tanto Ultimo, trovo le sue canzoni piene di significato”.

Arrivo all’Inter – “È stata un’emozione un po’ strana. Conosci la squadra come tifosi, squadra e top club, però una volta che ci sei dentro ti accorgi che è ancora di più, ancora più grande. I tifosi sono magnifici, sono tante emozioni”.

Fidanzata – “Ci siamo conosciuti quando giocavo a Cesena, durante un aperitivo con amici, al quale peraltro non volevo andare! Poi è intervenuto il destino (ride, ndr). Ora vivendo insieme le cose si fanno insieme, quindi cuciniamo insieme, guardiamo la TV, programmiamo le nostre giornate”.

Momento migliore – “Direi prima della gara di andata contro la Juve. Venivo da tante buone prestazioni e diversi gol”.

Compagni di reparto – “Ho un ottimo rapporto, vado d’accordo con tutti. La cosa che ci tengo a dire è che siamo però tutto un gruppo unito, non ci sono gruppetti”.

Vecino ti chiede chi è il compagno che si veste peggio – “Direi sicuramente Brozovic! Sbaglia i colori, i vestiti, è un ragazzo un po’ particolare. Ci puoi scherzare, non è permaloso, sta al gioco. Ti voglio bene Brozo! (ride, ndr)”.

Miglioramenti – “Sono felice di essere arrivato fin qui, non posso non esserlo. Penso però di poter fare ancora meglio, certamente”.

Giornata tipo – “Mi sveglio, faccio colazione e poi o facciamo allenamento, rilassandoci nel pomeriggio, oppure ci alleniamo nel pomeriggio e invece ci rilassiamo in quelle ore che separano dal pranzo”.

Serie TV – “Ora stiamo guardando ‘Prova a Sfidarmi’. Solo che le abbiamo viste praticamente tutte, non ne abbiamo più tante altre. Abbiamo visto ‘La Casa di Carta’ in mezza giornata!”.

Allenamenti di Conte – “Penso di essere migliorato soprattutto grazie a quelli. Fin dal ritiro mi sono allenato con grande intensità rispetto agli altri anni. Giocando mezzala sono cresciuto molto”.

Periodo infortunato – “L’ho vissuto male, perché vedere i compagni che giocano ma non poter partecipare non è bello. Sono contento che ora sia passato tutto”.

Giocare contro il Barcellona – “È stato bellissimo perché venivo dalla provincia, dal Sassuolo. La crescita quindi è evidente, partire da lì ed arrivare al Camp Nou. Poi il Barça è una delle squadre che seguivo di più”.

Tifosi dell’Inter – “Sono magnifici, ti fanno sentire sempre il loro affetto e parte della famiglia”.

Numero 12 – “L’ho scelto perché a Cesena giocavo con il 5, poi a Sassuolo era occupato e allora scelsi il 12. Da lì in poi è rimasto quello”.

Champions League o Mondiale – “Devo scegliere? Io vorrei vincere entrambi, la Champions magari con l’Inter! Se proprio devo scegliere, per orgoglio italiano, direi il Mondiale”.

Città – “Difficoltà non tante, anche perché io e Giulia non siamo ragazzi che girano tanto. Milano la vivo non a pieno, anche perché per il lavoro che faccio non ho tanto tempo. Modena invece, anche se più piccola, è una bella città. Di Milano mi piace la bellezza, il fatto che sia sempre piena e che si incontri sempre gente nuova”.

Aggettivo – “Come persona direi socievole, o simpatico. Come calciatore preferisco non definirmi perché devo crescere ancora tanto, non voglio mettermi un’etichetta che poi potrei non confermare”.

Top 3 centrocampisti – Pirlo, Iniesta e Xavi. Sono i tre miei preferiti”.

Sensi tra i compagni all’Inter e la quotidianità

Tempo libero – “Sono un ragazzo molto tranquillo, mi piace rilassarmi sul divano, giocare alla Play Station, mangiare, fare un giro con il cane”.

Compagno che ti manca di più – “Mi mancano tutti, però se devo fare due nomi direi BrozovicHandanovic. Con loro scherziamo sempre”.

Idolo da bambino – Xavi, è sempre stato quello che guardavo di più”.

Più simpatici in rosa – “Ce ne sono tanti: Brozo, Barella, Lukaku… Diciamo che la battutina la buttano sempre tutti!”.

Sport oltre al calcio – “Il tennis, mi è sempre piaciuto anche giocarlo”.

Partita preferita – “Sono due: Inter-Milan e Barcellona-Real Madrid. Penso che siano le due partite più belle che ci siano”.

Menù quotidiano – “Più salutare possibile: a pranzo un piatto di pasta con un po’ di bresaola e di insalata, mentre a cena o carne o pesce accompagnato da verdure. Sempre con caffè finale”.

Tornare dopo un infortunio – “Il periodo in cui stai fuori ti rende triste, anche se devi cercare di farti vedere più sereno possibile. Rientrare invece è come uscire da un tunnel”.

Tatuaggio del panda – “L’ho fatto insieme a Giulia perché è sempre stato il nostro simbolo. Io ce l’ho sulla mano e lei sul braccio”.

Messaggio – “In questo momento voglio dire di rimanere a casa, è la cosa più importante nonché l’unica arma che abbiamo per combattere il virus. Un abbraccio a tutti”.

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