23 Maggio 2020

No al cambiamento del format della Serie A: i club sono contrari a playoff e playout

I club di Serie A sono contrari a playout e playoff per terminare la stagione in corso. O si completano tutte le gare o ci si ferma

La ripartenza della Serie A è ancora in bilico sia per questioni giuridiche, ma anche per questioni economiche. Come riporta La Gazzetta dello Sport, cambiare la formula del campionato in corsa potrebbe portare a ricorsi da parte dei club sfavoriti. Per ragioni logiche, se per motivi di salute non si possono giocare le gare restanti, non ha senso nemmeno fare playoff e playout.

In bilico ci sono anche le questioni economiche: Sky, Dazn e Img si sono già espresse contro il pagamento della sesta rata e pretendono uno sconto qualora si arriverebbe ad un torneo in formato ridotto. I motivi per cui ci si oppone a playoff e playout sono tanti e in primis ci sono gli investimenti che le squadre hanno fatto per raggiungere un obiettivo. Ma anche il calendario, che ha influito sulla classifica parziale e sicuramente influirà su quella finale.

Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è intervenuto sul tema: “Playoff e playout? Non si può pensare che o il campionato parte e finisce oppure non so cosa succede. O tutto o niente. Questa è la mia idea. In Italia ci sono circa 15 sport di squadra, 14 non hanno assegnato lo scudetto e non hanno dato le retrocessioni. In ogni caso c’è un rischio, piccolo o grande che sia, che i tornei calcistici non ripartano o che non possano concludersi. Per questo dico che serve un piano B, come ha fatto la Germania mettendo in sicurezza il sistema con un accordo con le televisioni. Da noi invece non c’è ancora nulla“.

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