15 Aprile 2020

Ripresa Serie A, Cellino e Ferrero sulla stessa linea: “Impensabile giocare, a Brescia è una tragedia”, “Senza garanzie non si torna in campo”

Entrambi i presidenti, ospiti su due emittenti diverse, hanno ribadito l'impossibilità di tornare a giocare in questo momento

Continua a dividere in Italia la questione sulla ripresa del campionato di Serie A. Se da un lato la Lega spinge per portare a termine il torneo, dall’altra diversi presidenti delle squadre si dicono contrari. Un esempio lo sono Massimo Cellino, presidente del Brescia, e Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria. Intervenuti rispettivamente a TuttiConvocati e a TMW Radio, i due presidenti hanno ribadito il loro pensiero.

Stiamo vivendo una tragedia, vivo a Brescia e sto vedendo cose che non auguro a nessuno di vedere, ecco perchè mi arrabbio. Ci si nasconde dietro i problemi economici. L’azienda calcio è l’unica in grado di risollevarsi e ripartire in autonomia, senza chiedere aiuti a Governo e a nessuno, ci nascondiamo dietro consigli di burocrati non coinvolti nell’azienda calcio. Giocatori pagati per giocare partite, non per allenarsi, se stiamo fermi i giocatori rinunceranno a qualcosa, si riparte l’anno prossimo facendo i bravi. Se non incassiamo soldi, i calciatori di Serie A se si comprano una Lamborghini in meno non succede nulla, loro sono disponibili, ma devi dirgli le cose come stanno. Non puoi dirgli ti tolgo lo stipendio e poi devi giocare 3 volte a settimana. Se serve che il Brescia retroceda per salvare il calcio, io retrocedo e ci vado a testa alta in Serie B”, ha spiegato Cellino.

Sulla stessa linea Ferrero: “Chi è sovrano al momento? I presidenti o i medici? Credo a questi ultimi. Se arrivasse un parere positivo dalla commissione medica, si deve riprendere. Sono per concludere il campionato, voglio dirlo chiaramente, non sono contrario. Capisco l’emozione che ci possono dare i ragazzi che vanno in campo. Ma noi siamo delle Ferrari e abbiamo bisogno di una revisione importante dopo due mesi di stop. Ma che succede se, durante il campionato, un calciatore si ammala? Mandiamo in quarantena tutta la squadra? O lo consideriamo come un un infortunio normale? Siamo davanti ad un nemico invisibile, chi parla solo di riprendere fa pura demagogia. L’importante sarà sconfiggere il Coronavirus, questo è importante, altrimenti si fa propaganda. La cosa più bella di una partita sono i tifosi, giocare senza è inutile. Si deve ripartire con garanzie. Se non ci sono, non si può riprendere. Dobbiamo giocare in sicurezza. Fino a che non ci sarà un vaccino, il mondo sarà terrorizzato. Ripartendo il calcio, riparte il mondo, me ne rendo conto. Auguriamoci che qualcuno possa darci un vaccino in fretta, così da riprendere la nostra vita. I miei giocatori ora stanno bene. Lotito? Lo amo, fossero tutti come lui”.

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