10 Agosto 2017

Sacchi: “Spalletti mi piace ma in passato già buoni allenatori. Il problema è la società”

Per l'ex tecnico della Nazionale il punto debole dei nerazzurri è da ricercare nei vertici societari
intervista sacchi

L’ex allenatore di Milan, Real Madrid e della Nazionale italianaArrigo Sacchi, ha concesso una lunga intervista al Corriere della Sera, tracciando il punto sulla Serie A che sta per prendere il via.

Per Sacchi la favorita resta la Juventus:  “Lo scudetto lo rivincerà la Juve che ha una superiorità caratteriale. Anzi, mi correggo: solo la Juve può perderlo. Il Napoli però è la squadra che preferisco, la più armoniosa, come gioco è fra le tre migliori al mondo. E Sarri è un genio. Però i singoli mancano di forza fisica, esperienza, storia. Quando c’è da stringere i denti nei momenti bui si perdono, e a un certo livello i momenti bui capitano. La strada però è giusta, ogni mese che passa il Napoli è migliore. L’anno scorso ha perso Higuain e poi anche Milik, eppure ha segnato più gol. Prima o poi sarà da scudetto, magari lo diventa già quest’anno”.

La Roma appare lontana da Napoli e Juve: “Ogni ambiente ha le proprie caratteristiche sociologiche. Quando arrivai a Milano nel 1987 vedendo che per la strada tutti andavano di corsa subito pensai: questo è il posto perfetto per il pressing. Ecco, Roma è una città complessa, esigente. Sono arrivati secondi ma la gente non era contenta”.

E le milanesi? “Società, squadra, individuo, in quest’ordine: l’organizzazione è piramidale, in cima c’è sempre il club. Quindi innanzi tutto c’è da capire come si muoveranno le nuove proprietà. Spalletti mi piace molto ma già negli anni passati all’Inter c’erano buoni allenatori, eppure è andata male. Forse il problema era l’Inter, non l’allenatore”.

IL TOP PLAYER DELL’INTER E’ SPALLETTI