20 Marzo 2017

Sainsbury: “Come si fa a dire di no all’Inter? In Cina non avevo possibilità di giocare”

Il difensore nerazzurro ha parlato dell'esperienza che sta vivendo a Milano e delle difficoltà da affrontare per trovare un posto da titolare
intervista sainsbury

Come riportato dal Daily Telegraph, il difensore dell’Inter, Trent Lucas Sainsbury, ha parlato del momento che sta vivendo con la squadra nerazzurra e della sua esperienza in Cina.

CINA – “Non avevo chance, in Cina non avrei potuto giocare per le nuove regole sugli stranieri. Quindi o rimanevo a Nanchino ad allenarmi senza giocare oppure andare all’Inter, allenarmi e sperare di giocare. E chi direbbe mai di no all’Inter? Giocare è importante, lo so bene, quindi devo lavorare duro e provare a forzare la mano del tecnico“.

IMPATTO – “Non giocavo da novembre, quindi è stato un po’ difficile andare lì, non ero nella forma migliore ed ero anche abbastanza nervoso: le prime due settimane le ho passate a rimettermi in condizione. La Chinese Super League non è al livello della Serie A, ma non devo dimostrare niente a nessuno. Tutto sta nel dimostrare a me stesso che a questi livelli posso restarci. La montagna più dura da scalare sono io. Fisicamente ora sono a posto, ma tatticamente è dura: gli italiani amano la difesa. Sto imparando il linguaggio del campo, il che può rendermi più facili le cose, ma tatticamente devo ancora adeguarmi al gruppo. Non è facile arrivare a metà stagione quando ti senti come se fossi a inizio stagione“.

EUROPA – “In Cina non hai la ribalta che hai in Europa, quindi non inficerà sul mio curriculum. Spero che qualcuno possa capire quello che posso dare a un club in modo da rendere possibile un trasferimento definitivo. Mia moglie ne sarebbe felicissima, e io per il momento sono molto felice. Avevo già assaggiato l’Europa prima, ed è lì che ho trovato la passione bruciante per migliorarmi, la stessa che provo quando gioco con la nazionale australiana. Tutti vogliono migliorare e raggiungere il livello successivo, all’Inter si vede la loro mano. L’Europa è decisamente nella mia agenda“.

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