7 Ottobre 2019

Sconcerti: “Inter e Juventus alla pari, ai nerazzurri è mancato il centravanti. Lautaro un piccolo fuoriclasse”

L'analisi del giornalista nei commenti del giorno dopo

Tralasciando il risultato, è innegabile che l’Inter-Juventus di ieri sera abbia richiamato il fascino di sfide antiche. Una rivalità tornata accesissima che ha messo in campo qualità e tante giocate di classe da entrambe le parti. Non deve assolutamente essere interpretata come qualcosa di negativo la sconfitta dei nerazzurri che escono da questa partita con l’ulteriore consapevolezza di essere la formazione più temuta dai bianconeri, in grado di poter mettere chiunque in difficoltà. La lotta per lo scudetto è ufficialmente partita ieri sera: il primo round è andato a Maurizio Sarri, ma la rivincita di Antonio Conte potrebbe nascondersi dietro l’angolo.

Nell’analisi effettuata da Mario Sconcerti sulle colonne del Corriere della Sera di questa mattina, emerge la buona gara giocata da entrambe le squadre. Ecco il commento del giornalista:

DISTANZE – “La differenza tra Inter e Juventus è stato il centravanti: Lautaro ha pareggiato Dybala, ma Lukaku è scomparso davanti a Higuain. Lukaku è forse il primo problema reale dell’Inter. È dentro la partita, ma non sa mai che fare, non pesa nonostante tutto quello che porta in campo. È stata una partita molto bella, una delle più intense degli ultimi anni, fra due squadre diverse, una che costruisce e l’altra che va avanti con tutto quello che può. Avrebbe potuto esserci qualunque risultato, è corretto che abbia vinto la Juve per quell’effetto freddo del centravanti diverso. La Juve torna in testa, l’Inter conferma le impressioni di settembre, sarà il suo avversario. L’Inter esce dalla settimana dura con due sconfitte di misura, a dimostrazione che le manca qualcosa. Non avrà mai la qualità della Juve, ma ha tutto il resto. Ha chiuso per molti minuti la Juve appena fuori la sua area e l’ha messa in difficoltà anche solo col movimento e le spallate”.

LA STELLA – “Una squadra sorprendente per come moltiplica il gioco dal niente. Ha un piccolo fuoriclasse, Lautaro, ne ha un altro che stavolta è mancato per più di metà partita (Sensi), ha l’idea e il motore di una grande squadra. Le manca Lukaku. Mancano la sua lotta, i suoi gol, i suoi spazi aperti. Ho avuto l’impressione di una Juve migliore ma messa spesso in difficoltà dalla furia dell’Inter. Non ho visto una differenza finale, sono due squadre che dovranno giocare i loro punti con avversari inferiori. Ma Inter e Juve chiudono la parte estiva praticamente alla pari. L’Inter con qualche riflessione, la Juve in crescendo”.

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