2 Dicembre 2019

Sconcerti: “Juventus presuntuosa, la scelta di Buffon non rispetta il calcio. E Conte è il peggior avversario che…”

Il giornalista duro con i bianconeri dopo l'ultimo turno

Non è affatto morbido Mario Sconcerti nella sua analisi dell’ultimo turno sulle colonne del Corriere della Sera. Il giornalista infatti attacca la Juventus per eccesso di presunzione che sta palesando in questa stagione, certificato dalla scelta di Maurizio Sarri di schierare Buffon tra i pali nel match di ieri contro il Sassuolo. Secondo il noto opinionista i bianconeri non stanno avendo rispetto del calcio, e con un avversario come Antonio Conte sulla panchina dell’Inter questi errori si possono pagare a caro prezzo. Ecco il suo lungo commento sul campionato:

DUELLO AL VERTICE – “C’è qualcosa di epocale nel sorpasso dell’Inter, almeno nelle piccole epoche del calcio. È stata ripresa e superata la squadra che da otto anni e mezzo domina. Ed è stata ripresa quando ormai era nell’aria un profumo di sufficienza. Era la Juve migliore ma non quella attesa, faceva troppe volte fatica, non trovava bellezza, si permetteva errori che nessuno ha mai commesso a questi livelli. Per esempio, il portiere è unico, si cambia quando sta male o commette troppi errori. Permettersi anche solo il lusso di far giocare Buffon per farlo entrare in un record è qualcosa di velleitario che non rispetta nemmeno Buffon e di certo non rispetta il calcio. Nell’anno della presunzione la Juve ha avuto la sfortuna di trovare un ottimo avversario allenato da Conte. Era la peggior cosa capitabile perché Conte è il gesuita dell’eresia sufficiente, vive per punire chi si ferma, chi si accontenta. Il premio è sempre in fondo a un sacrificio costante”.

SULL’INTER – “Guardando la sua Inter viene da pensare a un altro calcio, non più fatto di schemi ma di insistenza, di oscurità, di espiazione. Ma funziona. Baratta il senso di colpa col piacere, sono la stessa cosa, si liberano l’uno con l’altro. Conte è un sofista demoniaco che trasforma tutto in energia e solerzia, a mani giunte. Contro questo avversario che quasi prescinde dagli uomini che ha, la Juve non era che destinata a subire. La Juve ha un calcio imperiale ma bizantino. L’Inter è monacale, di quelle fedi sottili dove il peccato è sempre presente ma è come un equivoco, bastano tre preghiere per redimersi e nel frattempo esisti, resisti. Non so come andrà a finire, ma era tempo di avere un campionato equilibrato. La prima differenza vera è tecnica: la coppia di attaccanti della Juve ha segnato 10 gol (più Higuain o Dybala, dipende chi si esclude). Quella dell’Inter 18. Una fa molto meno di un gol a partita, l’altra molto di più. È però in questo pertugio che si infila la Lazio con i 23 gol di Immobile e Correa. Abbiamo un attaccante da 40 gol a stagione e non è Ronaldo. Uno che segna come pochi in Europa”.

SUL PROSSIMO TURNO – “Sabato c’è Lazio-Juventus, una grande partita tutta a favore dell’Inter. Sono anni che la Lazio si è sempre fermata alle porte della cucina, come non avesse il coraggio di gridare la sua fame. Se però batte la Juve, stavolta bisogna aggiungere un posto a tavola”.

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