25 Febbraio 2020

Serena: “Porte chiuse? Il pubblico ti mette il fuoco dentro: senza tifosi è come essere in allenamento”

L'ex centravanti nerazzurro racconta la sua esperienza nei precedenti giocati a porte chiuse

Intervistato dal Corriere dello Sport, l’ex attaccante dei nerazzurri Aldo Serena ha raccontato le sue sensazioni in merito alle partite giocate a porte chiuse nella sua carriera. Doppio episodio per il centravanti interista, all’epoca in bianconero, nel campionato 1985/1986.

PORTE CHIUSE“Giocammo senza pubblico i primi due turni casalinghi. Fu una decisione dell’Uefa dopo quanto accaduto all’Heysel. Dal mio punto di vista, potrei dire che io mi sono trovato bene. Mi ricordo che segnai una doppetta allo Jeunesse, nella prima gara, e un altro gol al Verona nella seconda. Il pubblico ti carica, ti mette il fuoco dentro. Ritrovarsi in mezzo alle tribune vuote non può essere la stessa cosa. Sotto l’aspetto sonoro, sembrava di essere in allenamento perché sentivi il rumore del pallone ogni volta che veniva colpito, ma anche qualsiasi tipo di commento o insulto. Con il vuoto rimbombava tutto”

VERONA“Le urla col Verona? Ce ne sono tante. Toccai il pallone di mano nella mia area. Ero stato spinto nettamente da Fontolan, ma l’arbitro non fischiò nulla perché probabilmente non aveva nemmeno visto. Dopo quell’episodio la gara si accese ancora di più”

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