20 Dicembre 2016

Shaqiri: “Le strutture dell’Inter sono una vergogna”

Non utilizza giri di parole il calciatore svizzero Xherdan Shaqiri per descrivere la sua esperienza di 6 mesi in nerazzurro

Non ha conservato dei bellissimi ricordi Xherdan Shaqiri, meteora nerazzurra, arrivato dal Bayern Monaco con grandissime aspettative e rivenduto allo Stoke City dopo appena 6 mesi a Milano. Ecco le sue parole rilasciate al sito spox.com: “Ho scelto l’Inter perché è stata quella che più mi ha voluto. Mi avevano promesso una nuova sfida e in Bundesliga avevo già vinto tutto. L’accoglienza è stata pazzesca, l’uomo della security mi ha quasi soffocato per via del caos. Lo stile di vita era brillante, da quel punto di vista sono stati i sei mesi migliori della mia vita. Il centro di allenamento era a Como, vicinissimo alla Svizzera. Tuttavia non mi è piaciuto molto il calcio italiano. Molto lento ed enormemente influenzato dalle tattiche. Una volta per 2 ore abbiamo calciato 200 corner da destra a sinistra, una cosa mai sperimentata in vita mia”.

RIMPIANTI – “Cosa ho appreso da questa esperienza? Avrei dovuto raccogliere più informazioni sull’ambiente anche se tempo non ce n’è stato molto, se ricordate; il campionato era già iniziato ed io volevo trasferirmi al più presto. Con Mancini non ho mai avuto problemi, solo che cambiava ogni settimana la formazione come faceva al City e al Galatasaray. Semplicemente non mi trovavo bene quindi abbiamo cercato la soluzione migliore per tutti”.

LA PREMIER – “Le infrastrutture dell’Inter sono francamente una vergogna. È deludente che un club del genere non investa nelle sue strutture d’allenamento. Nutrizione, cura degli infortuni, analisi delle prestazioni… in Inghilterra mi sento davvero un professionista. Giusto per farvi capire, la differenza del prato di gioco: in Italia il tempo era sempre bellissimo ma l’erba era sempre troppo alta in Inghilterra invece viene curato con passione da diversi dipendenti ed è sempre perfetto”.

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