Spalletti ci ripensa e torna in diretta a Sky: “Su Zaniolo botta leggera ma da rivedere. Su Icardi è fallo nettissimo”

Clamoroso a Sky. Luciano Spalletti, dopo aver già parlato ai microfoni nel post partita, ha deciso di ripresentarsi per commentare gli episodi da moviola che stanno scatenando numerose polemiche. Ecco i suoi giudizi.

D’AMBROSIO-ZANIOLO – “Siccome sento fare tanta confusione su questo arbitraggio che a me era sembrato perfetto, compresa la mia espulsione, se mi fate rivedere gli episodi ne parliamo. Su Zaniolo non mi sembra una grande botta, però è chiaro che può darsi vada rivisto l’episodio”.

MANOLAS-ICARDI – “Quella di Manolas su Icardi è una tranvata, non una spallata: Mauro prende la palla, se lui non gli dà questa botta lui calcia. Se Manolas non lo butta via dalla traiettoria Icardi calcia la palla. Va su l’uomo perché non può più intervenire sulla palla e non gli permette di prenderla, è un fallo nettissimo. Poi sì, uno è venuto prima dell’altro, però la partita sarebbe finita così perché le due squadre avrebbero rimesso le cose a posto nonostante i vantaggi che una avrebbe potuto avere sull’altra. Il pareggio è giusto, sono state due squadre che hanno provato a vincere fino in fondo rischiando anche di perderla. Come propositi e volontà sono due squadre da elogiare, partita aperta e fatta di tante giocate interessanti dove poi nella finalizzazione è mancato qualcosa in molte azioni. E Rocchi l’ha arbitrata bene. Sono due gli episodi però, uno per parte, non uno sì e uno no”.

VAR – “In alcuni casi fa comodo alzare la polvere: ora c’è uno strumento in più, con il quale si può aprire la possibilità di lavorare un anno o due in più per gli arbitri. È stato detto che io volevo richiamare quelli che hanno smesso… Secondo me bisogna sempre provare a vincere, però il calcio in Italia è cresciuto: il fatto di aver un’idea sul gioco di squadra si vede in Italia, c’è la volontà di giocare palla a terra fin dal calcio di rinvio, stasera soprattutto. Gli attaccanti pressavano e la linea difensiva montava addosso ai centrocampisti. Qualche volta poi si è costretti a calciare lungo, ma le squadre che vogliono giocare palla a terra sono moltissime, ed è la cosa giusta. Ci sono tanti allenatori giovani che hanno alzato il livello di qualità”.

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