21 Febbraio 2018

Ancora Spalletti: “Basta parlare di Totti. Nazionale? Punto su Ancelotti! Gattuso simpatico e diretto”

Il tecnico interista non ha parlato solamente della sua squadra durante l'intervista

La seconda parte dell’intervista rilasciata da Luciano Spalletti al Corriere dello Sport:

NAINGGOLAN – “Nainggolan è adatto per il tipo di calcio di qualsiasi allenatore. L’Alieno è fatto di un’altra pasta”.

ALLEGRI E SARRI – “«Bello questo testa a testa…E’ come il ruggito sempre più potente di due leoni che lottano per diventare il re del campionato. Allegri e Sarri meriterebbero entrambi lo scudetto. Come squadra la Juventus, anche se ha vinto 6 scudetti di fila, non ha la presunzione di essere meglio degli altri, ma il Napoli ha la forza del suo gioco e quindi l’autostima di non sentirsi inferiore a nessuno”.

TOTTI – “Se continuiamo con questo Totti-Spalletti per protesta smetteranno di girare anche i tornelli degli stadi…Credo che questa storia abbia stancato un po’ tutti. Quindi non parliamone più”.

RAPPORTO DIFFICILE CON ROMA – “Quando accetti di caricarti delle responsabilità sulle spalle, di prendere ogni volta delle decisioni, anche le più impopolari, ma sempre per il bene della squadra, inevitabilmente finisci per scontentare qualcuno e perderne il sostegno. Ripeto, se ho un torto, è quello di aver lavorato sempre per il bene della Roma. Poi ognuno può trarne il bilancio che vuole. Certamente il mio personale mi fa sentire con la coscienza a posto perché so di aver dato tutto me stesso. O forse anche oltre. De Rossi ha detto di voler entrare a far parte del mio staff? Vista l’assoluta qualità del mio staff, mi viene da dire che la possibilità d’ingresso è permessa solo a campioni come lui”.

FUTURO E SOGNI – “Il mio futuro è sempre quello che sto vivendo e la squadra che sto allenando. Difficile raggiungere obiettivi se non sei dentro anche al tuo futuro. Quindi il mio futuro in questo momento è riportare l’Inter in Champions. Il mio sogno da tecnico è poter giocare una partita a scopa su un aereo con il presidente della Repubblica nel viaggio di ritorno dopo aver vinto una finale”.

L’UOMO GIUSTO PER LA NAZIONALE – “Ancelotti. Ha il tutto che piace a tutti”.

GATTUSO – “Non lo conosco come allenatore, ma gli faccio i complimenti per quello che sta facendo. Come persona è sicuramente simpatica e diretta”.

PERCHÉ GLI ALLENATORI TOSCANI SONO TUTTI FORMIDABILI? – “Per rispondere bisogna tornare indietro di una decina di anni quando la mappa calcistica toscana raccontava di tante realtà come Fiorentina, Siena, Livorno, Pisa, Empoli, Massese, Carrarese, Arezzo, Pistoiese, Prato, Lucchese, Pietrasanta, Cuoiopelli, Rondinella, Viareggio…, squadre che hanno permesso a tanti tecnici di fare esperienze determinanti per la loro carriera. E poi non possiamo dimenticare la scuola di Coverciano che è un’eccellenza del nostro Paese: da lì sono usciti tutti i grandi allenatori del calcio italiano”.

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