30 Maggio 2018

La stagione di… Karamoh: le panchine, un capolavoro e qualche fiammata. Ma il ragazzo si farà!

Poco impiegato nella prima metà di stagione, il francese si è messo in mostra nel girone di ritorno

Integrare in squadra un nuovo arrivato non è mai semplice e, molto spesso, richiede tempi di inserimento non brevi. Specialmente, se si tratta di calciatori che provengono da un campionato straniero e meno tattico rispetto a quello italiano. Ancor più difficile, se il calciatore in questione si chiama Yann Karamoh, ha 19 anni ed alle spalle una sola stagione disputata in Ligue 1 con il Caen.

Una partenza complicata

In effetti, il girone di andata non è stato assolutamente semplice per la giovane stella francese. Tre sole apparizioni in campionato – subentrando sempre dalla panchina – ed una sola presenza da titolare nel match di Coppa Italia vinto ai rigori contro il Pordenone. L’esordio era arrivato alla sesta giornata, quando l’Inter di Spalletti pareggiava 0-0 contro il Genoa ed il tecnico toscano aveva scelto di buttarlo nella mischia per cercare di portare a casa l’incontro. Karamoh, sebbene la pressione dell’esordio in un palcoscenico ‘pesante’ come San Siro, entra e fa cambiare drasticamente marcia alla squadra, che dopo diversi tentativi riesce a sbloccare la partita e superare di misura i rossoblù. Da lì in avanti, però, l’esterno destro dovrà aspettare più di due mesi per saggiare nuovamente il campo: solo 6’ a disposizione in occasione della goleada per 5-0 sul Chievo.

Il riscatto del talento

E’ forse per questo motivo che nella finestra di gennaio iniziano a spargersi le timide voci circa una possibile cessione in prestito del francese. Ma con i giovani, si sa, ci vuole pazienza. E lo sa soprattutto Luciano Spalletti, che in Karamoh aveva già visto del potenziale su cui lavorare e che dopo un girone di purgatorio, aveva finalmente deciso di concedergli più spazio. Complice anche il calo di forma di metà stagione di Candreva, l’attaccante bagna infatti il suo esordio dal primo minuto l’11 febbraio 2018, nella partita contro il Bologna. E sarà proprio lui, ex rossoblù del Caen, a decidere la sfida contro i rossoblù emiliani, estraendo dal cilindro un sinistro violentissimo dal limite che si insacca a fil di palo e regala il 2-1 finale ai tifosi interisti. Da qui in avanti, Spalletti lo utilizzerà in altre tre occasioni dal primo minuto ed otto dalla panchina.

Un’arma per il futuro

Alti e bassi, ‘fiammate improvvise’ (come le definisce il tecnico di Certaldo) e la percezione che soprattutto in fase realizzativa la strada da percorrere sia ancora lunga. Di sicuro, il suo ingresso è stato determinante anche nella sfida Champions contro la Lazio. Subentrato a Rafinha sul 2-1 per i biancocelesti, la sua freschezza e la sua dinamicità hanno senz’altro aiutato la squadra a riemergere con tenacia e ribaltare stoicamente il risultato. Per il futuro, come rivelato in esclusiva da Passioneinter.com, fra l’entourage del giocatore e la società ci sono stati dei primi contatti informali. L’impressione è che Karamoh vuole rimanere all’Inter, e che l’Inter vuole trattenere Karamoh. Il club di Corso Vittorio Emanuele punta fortemente in lui, che dalla sua ha voglia di giocarsi le sue carte sapendo che l’Inter il prossimo anno sarà impegnata su tre fronti e che le chance dal primo minuto saranno maggiori.

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