4 Dicembre 2017

I tifosi vogliono fargli prendere il volo, ma Strama non molla: “Sto imparando molto, non mi aspettavo che la Liga Ceca…”

L'ex tecnico nerazzurro ha tracciato un primo bilancio della stagione dello Sparta Praga

L’avventura di Andrea Stramaccioni allo Sparta Praga continua ad essere molto turbolenta. I tifosi hanno fin da subito preso di mira il tecnico e l’ultima vittoria conquistata in campionato dallo Sparta Praga non sembra aver migliorato il rapporto con i sostenitori cechi. Venerdì pomeriggio un gruppo di sostenitori dello Sparta aveva portato al campo di allenamento anche uno striscione che raffigurava un biglietto aereo di sola andata per l’Italia ed il messaggio nei confronti di Stramaccioni era piuttosto chiaro: il tecnico italiano non è più gradito dalle parti di Praga.

Stramaccioni però, non sembra intenzionato a mollare e nella giornata di ieri l’ex tecnico nerazzurro ha parlato in conferenza stampa, tracciando un primo bilancio della stagione. L’allenatore romano ha avuto modo di parlare della qualità del campionato ceco, di mercato e dell’uso della Var, adottata anche in Repubblica Ceca:

Ti senti più sicuro della tua posizione dopo aver vinto?

“Abbiamo avuto quattro mesi difficili: club, nuovi giocatori e me, ma cerco sempre di concentrarmi sul calcio per migliorare il nostro gioco. Ora siamo a quattro punti dalla qualificazione alla prossima Champions League, non è bello, ma per noi è importante avere la possibilità di arrivare secondi”.

Hai dato la prima metà della stagione nel campionato ceco come lavorare con una squadra in vista della primavera?

Sono onesto e dico che ho imparato molto. Non potevo immaginare quanto sarebbe stato difficile il campionato ceco. È un bel campionato, diverso dalla Serie A o da altri campionati. Sì, ho commesso degli errori, ma grazie agli errori puoi imparare e migliorare. Ora conosco meglio l’ambiente. Ora dovremo sfruttare al meglio l’inverno. Abbiamo 28 giocatori in rosa ed è davvero difficile sia per me che per i calciatori. Non giochiamo le coppe e quindi sei, sette o otto bravi giocatori, anche a ripetizioni, dovranno restare fuori. Lo sappiamo e il nostro obiettivo nella sessione di calciomercato invernale sarà quello di ridurre la rosa”.

Quanti e quali giocatori partiranno e chi arriverà?

“Sono abbastanza contento dei giocatori, ma dobbiamo restringere. Ovviamente, se resteranno quattro terzini sinistri, dovremo cederne due. Ma devo ringraziare tutti i giocatori per la loro disponibilità al lavoro. Abbiamo un sovraffollamento in rosa: io e il club dovremo occuparcene”.

Quale sarà il fattore principale che determinerà la partenza di alcuni calciatori?
“Dovremo prendere delle decisioni importanti in vista del futuro. I calcatori più giovani dovranno avere la possibilità di giocare di più. Per possibilità intendo andare in campo o almeno in panchina: se questo non succede, meglio che vadano in prestito”.

Qual è la tua opinione sul Var?

“In Italia il Var è stato utilizzato per la prima volta in questa stagione e sta funzionato bene. Il calcio è un grande business e credo che sia una cosa positiva che gli arbitri possano ricevere aiuto. Oggi ne abbiamo parlato con il quarto uomo ed anche lui ha elogiato il Var. Per me, l’unico problema resta quello relativo alle tempistiche: ossia quante volte il Var può essere utilizzato. L’arbitro dovrebbe usarlo solo quando non è sicuro e dovrebbe avere l’ultima parola. Guarda e decide”.

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