28 Marzo 2015

La maledizione dei terzini, quasi tutti sul banco degli imputati

Dopo l’addio di Maicon, sembra che l’Inter non sia mai più riuscita a trovare terzini perlomeno discreti. Si potrebbe parlare di maledizione, oppure di gestione sbagliata degli affari di calcio mercato( cosa più ovvia, ndr); fatto sta che a due mesi dalla chiusura della stagione, tutte le “frecce” nerazzurre sono state messe sul banco degli imputati, tranne una, o forse due. La Gazzetta Dello Sport ha commentato i singoli casi. SANTON – Impossibile non aver notato il suo miglioramento in seguito alla parentesi inglese tutt’altro che breve. Davidino è stato riscattato dall’Inter, come da accordi, in seguito alla decima presenza: tuttavia i nerazzurri avevano già inviato un fax al Newcastle facendo presente la volontà di trattenere il giocatore. Santon può giocare sia sulla fascia di destra che su quella di sinistra, ed è su di lui che partirà la ricostruzione di una squadra che intende uscire dalla mediocrità. D’AMBROSIO – Il napoletano, pur non avendo disputato una stagione di altissimo livello, è probabilmente l’unico assieme a Santon che potrebbe avere un altra chance. Arrivato all’Inter dopo l’esperienza da capitano a Torino, ha sempre messo in campo quella grinta e quei muscoli che hanno colpito anche Roberto Mancini. Danilo adesso sta lavorando sui cross, e non è detto che non sia lui il candidato numero uno alla maglia da titolare della prossima Inter assieme al Bambino. JONATHAN – Non si è praticamente mai visto nell’arco di tutta la stagione. Il brasiliano è stato vittima degli infortuni e non è riuscito a dimostrare sul campo di meritare un eventuale rinnovo di contratto, che scadrà a breve. DODO’ – Arrivato in estate dalla Roma, in molti lo ritenevano un affare dopo averlo visto giocare nelle amichevoli estive. Il brasiliano, però, oltre a soffrire ancora per il grave infortunio del 2011 al legamento crociato anteriore, ha fatto vedere di non avere una fortissima personalità sul rettangolo da gioco. Adesso Dodo’ si ritrova alle prese con un nuovo acciacco che lo terrà lontano dal pallone per un bel po’ di tempo, mentre l’Inter dovrà decidere del suo futuro. NAGATOMO – Discorso a parte per il Samurai. Approdato in nerazzurro nel 2011, ha avuto la sfortuna di assistere all’inesorabile discesa dell’Inter da Campione del Mondo a squadra mediocre. Il giapponese ha una gran corsa e una forte adattabilità, ma Mancini è probabilmente l’unico fin qui a non essere stato pienamente convinto da lui, complici alcune defiance difensive. Alcuni club inglesi si sono già affacciati alla finestra nell’eventualità che i nerazzurri decidano di metterlo sul mercato, ma ne sapremo di più soltanto alla fine della stagione.