10 Giugno 2018

Vecchi: “Sapevamo di essere forti, i calciatori faranno fare plusvalenze importanti alla società. Futuro? Pronto al salto in prima squadra”. E su Spalletti…

L'allenatore della Primavera nerazzurra ha parlato ai microfoni di Radio 24

Due scudetti, un  Torneo di Viareggio, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana: sono questi i trofei che Stefano Vecchi è riuscito a portare all’Inter nei suoi tre anni alla guida della Primavera nerazzurra. Vittorie che hanno consentito di mettere in evidenza la qualità del lavoro svolto dall’intero Settore Giovanile della Beneamata e dei calciatori a sua disposizione, sapientemente valorizzati dal tecnico bergamasco. Molto probabilmente, la vittoria contro la Fiorentina ottenuta ieri, ha sancito la trionfale chiusura di un ciclo di vittorie e soddisfazioni.

Queste le considerazioni del tecnico, a meno di 24 ore dai festeggiamenti, ai microfoni di Radio 24 durante la trasmissione Tutti Convocati: “Sapevamo di essere forti, l’organico è molto competitivo, non ci siamo mai nascosti. Ci sono tante altre squadre che hanno grandi prospettive, lavorano molto bene nel settore giovanile, spendono molto.”

IL SALTO IN PRIMA SQUADRA“Ci vorrebbero delle regole per imporre giovani in prima squadra, vero che però gioca chi merita nella squadra dei ‘grandi’, come succede nella nostra. I calciatori della Primavera sono spesso incompleti e immaturi. I calciatori che vengono ceduti per 7-8 milioni? Son tanti soldi ma sono pronti per una squadra di medio-bassa classifica. In questi quattro anni abbiamo mandato tanti ragazzi in Lega Pro, in B ed anche in A”.

FUTURO“Mai come ora sono convinto di voler provare con i ‘grandi’. All’Inter ho tutto quello di cui ho bisogno per essere felice, sto benissimo ma con un’offerta importante potrei tornare nel calcio dei ‘grandi’. Lega Pro? Vorrei tornare ad un livello superiore, quando lasciai per venire all’Inter, ero in B”.

PLUSVALENZE“I miei giocatori hanno cifre importanti e le loro cessioni permetteranno all’Inter di fare grosse plusvalenze per poi trattenere i migliori giocatori. In questo momento è una necessità dettata dal fair play”.

SPALLETTI“Le sue esigenze erano alte: spesso chiedeva 6-7 calciatori, con lui e i suoi collaboratori abbiamo fatto un grande lavoro. Ieri era con noi e ci ha fatto i complimenti per la vittoria. Una persona che tiene molto alla nostra Primavera”.

PARAGONE CON ALLEGRI“Ho vinto sei finali su sette ma non posso paragonarmi a chi vince campionati in A e si fa onore in Europa come Massimiliano”.

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