17 Aprile 2020

Verso la ripresa, l’hotel della Pinetina non basta: l’Inter valuta il trasferimento in un residence esterno

La dirigenza nerazzurra sta lavorando per trovare una sistemazione, sicura a livello igenico e medico, agli addetti ai lavori nerazzurri in vista della ripresa degli allenamenti

In casa nerazzurra è partita la caccia alle sistemazioni per giocatori, staff tecnico e medico/sanitario, addetti alla manutenzione, responsabili del Suning Training Centre al rientro alla Pinetina. Il 4 maggio, probabile data per la ripartenza degli allenamenti, è dietro l’angolo e per questo la dirigenza dell’Inter sta valutando se trasferire tutti gli addetti ai lavori in uno dei residence vicini ai campi di allenamento. Questo perché ad oggi, il centro sportivo ha solamente 27 camere ospitanti, un numero che può bastare solo per i calciatori e non per tutta l’equipe nerazzurra che arriva circa a 60 unità.

Per questo, come riporta Tuttomercatoweb.com, sono in corso valutazioni: “L’Inter, a causa del Coronavirus, ha dovuto arrestare i lavori per il nuovo hotel interno ecologico di 3mila metri quadrati e costato al club 6 milioni di euro, ma non ancora inaugurato. Si valutano residence esterni. In questo senso il club si sta già muovendo per ciò che concerne accertamenti su igiene e sicurezza. Un pool medico dovrà esclusivamente preoccuparsi della sanificazione costante dei locali, anche se esterni. Meticolosità è la parola d’ordine, in attesa di nuovi sviluppi e della conferma che tra due settimane si potrà tornare ad allenarsi, seppur in strutture totalmente blindate”.

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