27 Novembre 2018

Alessia Fabiani: “L’Inter, la Curva Nord e il flirt con un calciatore, vi spiego tutto”

Le parole della modella e attrice tifosa dell'Inter sul suo amore per il nerazzurro

ROME, ITALY - FEBRUARY 20: Alessia Fabiani attends a party during day two of the FIFA World Cup Trophy Tour on February 20, 2014 in Rome, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images for Coca-Cola)

Alessia Fabiani, modella e attrice italiana, ha parlato a Fuorigioco, inserto de La Gazzetta dello Sport, della sua passione per l’Inter e di quando andava in Curva Nord a San Siro, soffermandosi anche su un flirt con un calciatore. Ecco le sue parole: 

INTER – “Il calcio? Quello c’è sempre stato, merito di mio padre che mi ha trasmesso la passione per l’Inter. Lui dice che un interista si riconosce perché ha sempre il sorriso, lo sguardo intelligente e tanta pazienza. Andavo a San Siro quando abitavo a Milano, naturalmente in curva. Una sensazione bellissima e i tifosi mi riconoscevano e mi facevano i cori. Adesso ho un figlio romanista, vedere la sua emozione quando entra allo stadio è bellissimo“.

PRESSING – “Mediaset trampolino di lancio? Sì, diciamo le cose come stanno. La mia carriera è decollata grazie alla bellezza, inutile girarci intorno. Mi sono divertita molto a Pressing Champions League e a Guida al Campionato, soprattutto per il rapporto che si era creato con Raimondo Vianello. Un personaggio fantastico, tanto che avevo pensato di fare la tesi di laurea su di lui e la storia della tv. Mi prendeva in giro per i vestiti che indossavo ma sempre con la sua sottile ironia“.

MILANO – “Tre giorni all’Università e tre giorni a registrare a Cologno. Ma c’era tempo anche per aperitivi, cene e serate in discoteca. In testa però c’era sempre la stessa idea, quella di fare l’attrice. Mi sono laureata in Beni Culturali nel 2008 e poi ho iniziato un altro percorso come attrice di teatro“. 

FLIRT CON TACCHINARDI – “Uno solo, con Alessio Tacchinardi e devo ammettere che mi piaceva molto. Adesso non mi interessano più, ma non sono d’accordo con chi li critica. Sono pieni di talento e hanno una grande disciplina, sia fisica che mentale. Se mio figlio facesse il calciatore non mi dispiacerebbe. E poi, vuoi mettere l’emozione di giocare in uno stadio davanti a centomila persone?“.