26 Ottobre 2014

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Cesena-Inter

Cesena-Inter

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Cesena-Inter: tutto quello che c’è da sapere sul match

Lo spezzatino a cui è sottoposta sempre più spesso la nostra Serie A prevede alle 18.00 una gara che, anche se non propriamente di cartello, significa molto per i colori nerazzurri: per l’ottava giornata di Serie A il Cesena, infatti, ospiterà un’Inter nel ciclone delle polemiche, legate in parte a risultati che non arrivano e in parte a colpi di scena societari. Solo tre lunghezze separano le due squadre in classifica, a testimonianza di quanto l’inizio di campionato degli ospiti sia stato non esaltante. Ma ciò che preoccupa l’ambiente legato alla squadra di Mazzarri non riguarda solo i pochi punti conquistati, ma soprattutto la pochezza delle idee espresse sul campo. La gara di oggi servirà anche a capire quale sia stato il margine di miglioramento degli uomini in nerazzurro in relazione all’atteggiamento e alla fluidità del gioco.

LA STORIA – Al ‘Manuzzi‘ i padroni di casa sono riusciti a battere gli avversari odierni solo nel 1983 in Coppa Italia: 15 sono i precedenti tra le due compagini e ben 8 sono le vittorie riportate dall’Inter, il cui successo più importante risale al dicembre del 1990: le reti di Klinsmann, Matthaeus, Serena e Pizzi e un autogol di Barcella resero inutile il gol di Ciocci e fissarono il risultato sul 5-1. Ben impressa nella memoria storica del tifoso del Biscione è la vittoria all’ultimo respiro dell’aprile del 2011, quando una doppietta allo scadere (91′ e 95′) di Pazzini permise alla squadra di Leonardo di mantenere accesa la fiammella della speranza di una rimonta sul Milan, che qualche settimana dopo sarebbe diventato Campione d’Italia. L’ultima partita tra le due compagini risale invece al dicembre di quello stesso anno, quando fu Ranocchia a siglare l’unico gol del match.

IL PRESENTE – Dopo l’ottima vittoria contro il Parma in apertura di campionato, il Cesena di Bisoli non ha saputo mantenere sempre altissima la concentrazione: se da un lato bisogna ammettere che i romagnoli hanno già affrontato tutte le migliori compagini del campionato ad eccezione della Roma, dall’altro non si può negare che nelle partite contro Empoli e Palermo (ovvero formazioni che saranno coinvolte nella lotta per non retrocedere) alcuni pesanti errori hanno tolto ai bianconeri punti importanti. Una delle lacune di Brienza e compagni è proprio quella di riuscire a esprimere un calcio piuttosto frizzante senza però ottenere il bottino pieno ogni volta, per via di strafalcioni gravi sia sotto la porta degli ospiti sia sotto la propria. L’Inter, invece, è bravissima nel mettere in evidenza ogni volta i punti di forza dell’avversario: quella di Mazzarri sembra una squadra masochisticamente fatta a posta per offrire sempre il fianco a qualsiasi tipo di avversario, che sia il primo della classe o l’ultimo. Per questo, anche oggi, è lecito attendersi grandi difficoltà sulle fasce a causa della grande velocità degli esterni del Cesena.

LE FORMAZIONI – Mazzarri, come da diverse partite, deve fare i conti con le indisponibilità di Nagatomo, D’Ambrosio, Osvaldo e Jonathan, ma è notizia di ieri di un risentimento di Guarin, che salterà la gara del ‘Manuzzi‘. Il modulo per cui opta il tecnico livornese è il solito 3-5-2: Handanovic difenderà i pali; davanti a lui il terzetto ‘titolare’ composta da Ranocchia, Vidic e Juan Jesus; sugli esterni Obi giocherà la sua terza partita consecutiva in fascia destra, mentre Dodò agirà sulla sinistra; al centro Medel farà da perno tra Hernanes e Kovacic; davanti giocheranno gli unici due attaccanti disponibili, ovvero Icardi e Palacio. Dal canto suo Bisoli dovrà fare a meno dell’unico vero trequartista che ha in rosa: Brienza. Per questo motivo si affiderà alla grinta e alla rapidità di Garritano, scuola Inter, che comporrà il trio offensivo con Marilungo e Rodriguez, in gol nell’ultima gara di campionato. Per il resto squadra confermata rispetto alle ultime uscite: Leali in porta, Renzetti, Volta, Lucchini e Capelli in difesa; Cascione, De Feudis e Giorgi in mezzo al campo.

L’OCCHIO TATTICO – Come già successo in Europa League, con Dodò e Obi, che non sono affatto due difensori puri, il rischio più grande è quello di farsi trovare impreparati sui ribaltoni offensivi degli avversari, soprattutto in vista della velocità con cui Garritano può mettere in difficoltà le retroguardie che gli si oppongono. Marilungo, inoltre, è la tipica punta in grado di creare ampi spazi grazie ai suoi movimenti: sarà compito di un Vidic un po’ appannato seguirne i tagli e gli scatti. Una grande incognita sarà la tenuta atletica di Icardi, che con quella di oggi gioca la sua quarta partita consecutiva e che ha dimostrato di essere poco lucido sotto porta: ecco perché sarà fondamentale che Palacio faccia la seconda punta nel miglior modo in cui lo sa fare, ovvero proponendosi anche con sovrapposizioni sulla fascia e per gli scambi ravvicinati al limite dell’aria. Questo tandem offensivo è infatti lo stesso che ha contribuito a far rientrare l’Inter in Europa nello scorso campionato, quando però, almeno da un punto di vista fisico, la squadra sembrava avere una marcia in più. Con l’ingresso in campo di Hernanes, poi, l’Inter ha dimostrato di avere una marcia in più nei minuti finali della sfida contro il Saint-Etienne: dalla verve ritrovata del brasiliano, che però deve ancora abbinare ad essa una maggiore lucidità, dipenderà molto della prestazione dell’Inter tutta. L’appuntamento è al ‘Dino Manuzzi‘ di Cesena alle 18.00!

di Gianluigi Valente

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