7 Maggio 2016

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Inter-Empoli

La penultima giornata offre ai nerazzurri la possibilità di chiudere il discorso quarto posto: tre punti garantirebbero l'accesso diretto all'Europa League. Di fronte, però, l'Empoli di Giampaolo, che vuole chiudere bene un anno già positivo.
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LA STORIA – Il match in programma questa sera si è già giocato altre 15 volte: il bilancio parla di ben 14 vittorie nerazzurre e di un solo storico successo toscano. Era il 18 gennaio del 2004 quando l’Empoli di Rocchi, Tavano e Di Natale riuscì nell’impresa di portare a casa i tre punti, grazie a un gol proprio dell’ex Lazio al minuto 94. Per il resto l’Inter è sempre risultata nettamente superiore all’avversario, mettendo a segno addirittura 37 reti in totale (quasi tre a partita) e subendone solo 11. La vittoria più rotonda è il 5-1 del 1999: la tripletta di Djorkaeff e i gol di Baggio e Simeone vanificarono la rete di Carparelli. L’ultimo precedente risale all’ultima giornata dello scorso campionato: sette reti, tutte segnate nei secondi 45 minuti, ripartite in quattro per i nerazzurri (Icardi raggiunse Torni al vertice della classifica cannonieri grazie a una doppietta) e e tre per i Toscani, con un Mchedlidze in gran spolvero. Cinque sono gli Inter-Empoli di Coppa Italia, tutti terminati a favore della squadra di casa.

IL PRESENTE – Con due giornate di campionato ancora da disputare e le mani già tese sul quarto posto (basta vincere oggi per la matematica), si può dire che l’Inter abbia veramente vissuto il suo anno 1, come più volte sottolineato durante la stagione. L’obiettivo iniziale era un piazzamento utile per la Champions, ma la crisi invernale ha ridotto ai minimi termini le possibilità di centrare una delle prime tre piazze. Di solito l’errore che una squadra apparentemente senza grandissimi stimoli può commettere nel mese di maggio è quello di pensare già al prossimo anno o al calciomercato: durante la scorsa estate i nerazzurri hanno portato a termine numerose operazioni di mercato, ma non tutte hanno sortito l’effetto desiderato: si pensi a Ljajic, che dopo un brillante avvio ha visto calare il rendimento e le presenze; si pensi a Jovetic, che si giocherà le chance di permanenza nelle prossime due settimane; si pensi a Kondogbia, che doveva rompere gli equilibri e che solo in primavera ha trovato la sua dimensione. Ci sarà tempo a sufficienza per rispondere a questi interrogativi: oggi conta solo battere l’Empoli.
Giampaolo ha compiuto un vero e proprio miracolo: si pensava che con l’addio di Sarri e le cessioni si alcuni elementi importanti i toscani avrebbero avuto difficoltà. Ma questo Empoli ha già un punto in più rispetto a quelli finali dello scorso campionato (43 vs 42) e, soprattutto, può andare fiero di aver espresso per lunghi tratti un calcio importante, non certo da provinciale. La sfida, anche in questo frangente, è rivolta al prossimo anno; quando probabilmente qualcuno tra Saponara, Tonelli e Zielinski (se non addirittura tutti e tre) vestiranno altre casacche.

LE ULTIME – Per Inter-Empoli Roberto Mancini è deciso a schierare il 4-2-3-1 degli ultimi due mesi: dopo la vittoria nella semifinale di ritorno con la Juventus, il tecnico di Jesi ha sempre optato per questo modulo, che maschera in se stesso un 4-4-2 o 4-4-1-1 in fase di non possesso palla. Come al solito, però, solo poco prima dell’inizio l’ex mister del Manchester City scioglierà gli ultimi dubbi riguardanti il reparto offensivo: sicuri del posto Icardi, Perisic e Brozovic, abile a fare da tramite tra centrocampo e attacco, si giocano due maglie Ljajic, Biabiany, Eder e Jovetic, con gli ultimi due favoriti. A centrocampo dovrebbero esserci Medel e Kondogbia, sempre più certezza rispetto alla prima parte di stagione. Davanti ad Handanovic, a Miranda, D’Ambrosio e Nagatomo si aggiungerà Juan Jesus, a causa della squalifica di Murillo.
Marco Giampaolo deve fare a meno di Skorupski, Laurini, Piu, Livaja e Mchedlidze (squalificato per due partite), ma ritrova due titolarissimi che erano in dubbio: Mario Rui e Saponara, che hanno avuto problemi fisici in settimana; tornano anche Tonelli e Paredes. Il modulo è il solito 4-3-1-2 di Sarriana memoria: davanti a Pelagotti agiranno Bittante, Tonelli, Costa e Mario Rui; a centrocampo dentro Croce con Zielinski e Paredes; dietro le punte Pucciarelli e Maccarone, come già anticipato, torna Saponara.

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