15 Marzo 2015

INTER-CESENA – Finisce 1-1: a Defrel risponde Palacio

Per Inter-Cesena, posticipo serale della 27^ giornata, Mancini non applica un turn-over serrato in vista della sfida europea con il Wolfsburg: le uniche novità rispetto al match giocato in Germania sono rappresentate da Handanovic in porta in luogo di Carrizo, Dodò per Santon sulla sinistra e Kuzmanovic a centrocampo (in panchina Brozovic ed Hernanes). L’inizio è abbastanza lento: la prima conclusione è di D’Ambrosio, che dopo sei minuti ci prova dal limite con un sinistro a giro; seguono diversi innocui tentativi offensivi dell’Inter, che però non affonda mai. L’azione del terzino destro si ripete identica al 16′, ma la sfera finisce alta. La partita cambia al 24esimo, quando Shaqiri sente un fastidio alla coscia ed è costretto a lasciare il posto a Kovacic: il Cesena alza il baricentro e mette sotto pressione i padroni di casa. Così al 30′ Defrel, ben servito da Carbonero, si infila nella difesa nerazzurra e batte Handanovic con un pallonetto: è il clamoroso vantaggio dei romagnoli. L’Inter prova a scuotersi: ci prova Guarin dai 25 metri, ma la conclusione non è precisa; dopo tre minuti Kuzmanovic ha una buona occasione ma la difesa ospite mura il suo tiro dall’altezza del dischetto. La prima frazione di gioco si conclude con un contropiede dell’autore del gol, che si libera col sinistro ma spara alto, e con l’ammonizione di Ranocchia, autore di un brutto fallo su un Magnusson in versione Roberto Carlos.

La ripresa si apre col botto: l’Inter sembra ballare in difesa, ma dal punto di vista offensivo l’inserimento di Podolski apre le linee del Cesena. Prima Icardi segna un gol tanto inutile quanto straordinario in rovesciata (annullato giustamente per fuorigioco), poi lo stesso argentino suggerisce dalla fascia per Palacio, che non sbaglia: è 1-1. Sulle ali dell’entusiasmo, i nerazzurri lasciano ampi spazi dietro: al 51esimo Defrel si ritrova solo davanti ad Handanovic, che però non si fa superare. Al 55esimo Podolski si libera e sferra un potente sinistro che colpisce il palo. Dopo 120 secondi Dodò chiede il cambio: Santon prende il posto sulla corsia sinistra. I ritmi, pian piano, si abbassano, ma i padroni di casa provano comunque a fare la partita. Il Cesena risponde colpo su colpo: Djuric manca la conclusione decisiva, Magnusson ci prova da fuori. L’Inter risponde con Icardi, bravo a proporsi in sovrapposizione a Palacio e a cercare un tiro-cross che però non trova la deviazione decisiva sul secondo palo. Di Carlo non rinuncia a impensierire l’Inter e con i tre cambi non cambia modulo, ma è l’Inter che ci prova con più convinzione: a sei minuti dal 90esimo una gran palla di D’Ambrosio non trova la deviazione giusta; due minuti dopo Icardi ci prova di testa, ma è impreciso. Sul ribaltamento Alejandro Rodriguez non trova la porta con il destro da posizione defilata. La partita è vibrante: le due squadre arrivano facilmente nell’area di rigore avversaria ma non riescono mai a piazzare la zampata decisiva. Finisce 1-1, e per l’andamento del match non si riesce a capire se sia un punto guadagnato o siano due punti persi.

di Gianluigi Valente

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