22 Aprile 2018

Le PAGELLE di Chievo-Inter 1-2: Brozović ancora il migliore, male Karamoh

I voti e i giudizi di tutti i protagonisti della partita giocata allo stadio Marcantanio Bentegodi di Verona tra il Biscione guidato da Luciano Spalletti e l'ostico ChievoVerona di Rolando Maran

LE PAGELLE

Skriniar Pucciarelli

Ecco i voti e le pagelle di Inter-ChievoVerona a cura della redazione di passioneinter.com

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Voto alla partita 6 – 
Una partita non bellissima ma nemmeno intollerabile alla visione, specie nel secondo tempo. Dei contenuti tecnici, alla fine, sono stati espressi – più dall’Inter che non dal Chievo, oggettivamente – ma anche l’intensità di gioco del primo quarto d’ora e la gestione di palla dei nerazzurri nella ripresa valgono la sufficienza al match.

Voto alla squadra 6,5 – Fare risultato al Bentegodi contro un Chievo che arriva a fine stagione con il sangue agli occhi non è facile. Sicuramente è un po’ inconsueto vedere i clivensi così in basso e così nervosi a questo punto della stagione ma non bisogna dimenticare che l’impianto di squadra gialloblù è solido, rodato e potenzialmente sempre pericoloso. Una vittoria che non si deve sottovalutare il cui giusto merito va tributato all’Inter, al netto del calo di tensione sul finale.

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HANDANOVIĆ 7 – Se nel suo momento peggiore l’Inter non paga dazio al Bentegodi, ancora una volta, è merito suo. Prese una per una, le parate non sono impossibili ma lui si fa trovare sempre ultra reattivo e molto pronto.

JOÃO CANCELO 5,5 – Inizia decisamente maluccio e la sua situazione non migliora molto con l’andare del primo tempo. Probabilmente è stanco dopo l’infilata di partite negli ultimi tempi ma ci sono momenti in cui non sembra nemmeno in grado di alzare il pallone. Il passaggio a tre dietro gli consente di avere un finale in crescendo.

ŠKRINIAR 6,5 – Un’ennesima prestazione da applausi. Non soffre mai Pucciarelli e quando l’attaccante clivense riesce a puntarlo, lui lo accompagna all’uscita dove può solo sparare addosso ad Handanović usando il suo piede debole. Peccato per l’errore sul gol del Chievo.

MIRANDA 7 – Non sbaglia assolutamente nulla. Sarà il profumo dei Mondiali in arrivo ma sta concludendo la stagione seguendo uno standard di prestazione francamente encombiabile.

D’AMBROSIO 6,5 – Nel primo tempo sbaglia qualcosa di troppo in fase di spinta e di gestione del possesso, pur non demeritando eccessivamente nel complesso. Nella ripresa, considerando anche il cambio di ruolo, sale di tono. L’assist è molto, molto freddo e intelligente.

BORJA VALERO 6 – I ritmi partita e il campo lento lo aiutano.

Dal 76′ VECINO 5,5 – Non è ancora tornato del tutto in sé.

BROZOVIĆ 7,5 – Pazzesco. Copre una porzione di campo enorme, sbaglia pochissimo in fase di impostazione, non manca mai un contrasto e propizia il primo gol con un tiro che Sorrentino può solo respingere, servendo D’Ambrosio.

RAFINHA 6,5 – Nella ripresa gli spazi più aperti e il corridoio centrale più ampio lo aiutano.

KARAMOH 5 – Un netto passo indietro rispetto a quanto visto con il Cagliari.

Dal 67′ SANTON 6 – Non una cattiva prestazione per l’ex Bambino, che sicuramente entra meglio in partita che non contro l’Atalanta.

ICARDI 6 – Più fatica che non nelle ultime uscite ma il suo colpo da serpente velenoso lo assesta anche stavolta.

PERIŠIĆ 7 – Nel secondo tempo esce alla grande grazie ai maggiori spazi a disposizione, imponendo la sua mostruosa superiorità fisica.

Dall’89’ CANDREVA SV – Non entra bene in partita e le (poche) scelte che può operare sono prevalentemente sbagliate.

SPALLETTI 6,5 – La lettura della partita a gara in corso è corretta, i cambi anche. La decisione di intasare gli spazi centrali passando a tre nella ripresa avrebbe potuto essere ancora più decisiva ma i giocatori non riescono a ritararsi mentalmente sul nuovo assetto e arriva il gol di Stępiński con annessa sofferenza finale. Ma, considerando le risorse a disposizione le indicazioni recenti arrivate dalle ultime partite non si può dire che abbia sbagliato formazione o preparazione della partita: un Chievo non ancora salvo a fine aprile e il primo caldo esagerato erano una combo potenzialmente omicida.

⇓⇓⇓ LA CELEBRAZIONE DEI 100 GOL DI ICARDI ALL’INTER ⇓⇓⇓