6 Gennaio 2015

JUVENTUS-INTER, il resoconto della gara: 1-1, i soliti Tevez e Icardi… Ma che finale!

JUVENTUS-INTER, il resoconto: finisce 1-1!

Diramate le formazioni ufficiali, preso atto dell’assenza di Palacio per febbre, il 4-3-2-1 di Mancini è pronto a sfidare il 4-3-1-2 di Max Allegri. Ore 21, si parte con calcio d’inizio della Juventus. PRIMO TEMPO – La prima occasione è per Marchisio, che al secondo minuto può calciare da dentro l’area, ma non centra la porta colpendo male. Un minuto dopo, risponde Guarin con un tiro da fuori: l’altezza è giusta, ma la traiettoria è troppo larga alla sinistra di Buffon. Al quinto minuto, c’è già il gol della Juve: magia di Vidal, che stoppa di tacco e appoggia all’indietro per Tevez, che a porta vuota insacca. Brutto inizio per l’Inter! La reazione dell’Inter consiste nell’evitare di scomporsi e lasciarsi sopraffare dal contraccolpo psicologico. I nerazzurri provano a farsi vedere in avanti, ma la manovra è macchinosa e ostacolata dalla buona disposizione avversaria. La Juventus può così attaccare, rubando palla ai nerazzurri mentre impostano. I due calci d’angoli in serie, non portano però a enormi pericoli. La pressione aumenta e le squadre si allungano, e al 23′ nasce un contropiede per l’Inter, che Kovacic cerca di trasformare subito mandando Icardi in porta, ma il filtrante è impreciso e Buffon raccoglie. Dal 15′, i nerazzurri riprendono campo e facoltà di manovra, costringendo la più parte dei giocatori bianconeri nella propria area. I due cross e il calcio d’angolo si trasformano in palloni in area, ma non in occasioni da rete. Un altro tiro in porta si vede al ventiseiesimo minuto: Vidal, su una ripartenza per errore in disimpegno, clacia alla sinistra di Handanovic, costretto a mandare in calcio d’angolo il suo rasoterra. Al 34′, uno slalom di Pogba lo porta da solo davanti ad Handanovic, che fa il miracolo e alza in calcio d’angolo. La chiusura del primo tempo vede entrambe le squadre attaccare, giocando a viso aperto e con azioni oggetto di ribaltamenti continue. Se non altro, la partita è tutt’altro che soporifera, ma serve un gol subito per riaprirla nella seconda metà di gara.   SECONDO TEMPO – Nessun cambio da entrambe le parti, si riprende con gli stessi undici del primo tempo. La falsa riga è quella della prima frazione, con l’Inter che trova un po’ più di campo e cerca una manovra più ordinata. L’ottavo minuto segna l’esordio ufficiale di Podolski, che rileva un sufficiente Kuzmanovic. Il suo ingresso porta subito una maggiore vena offensiva, ma non immediate occasioni lampanti. L’aggressività si nota, ma porta comunque alla concessione di spazi maggiori alla Juventus in ripiegamento. La difesa regge tutto sommato bene. Al 17′, la Juve sostituisce Llorente con Morata, come spesso accade per i due giocatori che si alternano in appoggio a Tevez. Trenta secondi dopo, Icardi la mette dentro, come sempre contro la Juventus! Guarin gli gioca la prima palla della partita, lui taglia fuori Bonucci e incrocia alla perfezione, spiazzando Buffon. È 1-1! L’entusiasmo sospinge i nerazzurri, ma la Juventus non si accontenta certo del pareggio. Ranocchia blocca Morata e viene ammonito: salterà il match casalingo contro il Genoa. Sulla punizione di PirloHandanovic  compie un’altra bella parata, evitando di farsi spiazzare dal tiro sul secondo palo. Il neo-entrato Morata viene poi giustamente  ammonito per simulazione in area, dopo aver saltato Campagnaro ed essersi gettato abbastanza platealmente a terra. Anche D’Ambrosio viene successivamente ammonito, molto generosamente, per un contatto a palla lontana quasi casuale con Lichtsteiner. Al 36′ occasione colossale per l’Inter: Bonucci perde palla e Podolski la recupera, serve Icardi che, a porta vuota, raccoglie l’assist ma non è in condizione di spingerla in rete e la manda fuori di poco. Un minuto dopo, sassata di Icardi, ancora una volta, e parata di Buffon, che toglie la palla dall’incrocio. Inter in enorme crescendo! Dopo il calcio d’angolo, Medel ferma Morata e si prende il giusto (e intelligente) giallo per fallo tattico. Al 39′ può entrare Pablo Osvaldo al posto di Hernanes, con Kovacic che si abbassa: è un’Inter più offensiva! Lo stesso Kovacic, al 42′ viene espulso da Banti per una scivolata su Lichtsteiner, da rivedere soprattutto per la mancanza di cattive intenzioni e di un effettivo contatto dannoso nei confronti dello svizzero. Mancini usa l’ultimo cambio al 44′: fuori Icardi, dentro M’Vila per una maggiore copertura, tenendo conto del rosso a Kovacic. E i minuti di recupero sono tre. La Juventus non molla, forte dell’uomo in più e della freschezza di Pereyra e Morata e del sempreverde Tevez. Ma i rischi sono dietro l’angolo anche per i padroni di casa, che vedono Buffon uscire sulla trequarti per fermare un Podolski che si involava verso la porta. Un minuto dopo, si decreta la costruzione di un monumento per Handanovic, che segue il pallone che vola da destra a sinistra dei suoi pali e riesce a bloccarlo. E così si chiude Juventus-Inter, con un pareggio inaspettato e una prestazione abbastanza convincente, soprattutto per il bellissimo secondo tempo. Sperando che il mercato porti elementi per rendere la Beneamata ancora più competitiva, questo 2015 inizia bene.  Follow @teo_ras