19 Gennaio 2020

OCCHI SULL’AVVERSARIO – La bestia nera Babacar, la rincorsa alla A e la crisi delle ultime giornate: il Lecce in cinque punti

Quest'oggi i nerazzurri in campo al Via del Mare alle ore 15:00

Archiviare il pareggio contro l’Atalanta e trovare un successo che la riporterebbe in vetta alla classifica almeno per un pomeriggio, in attesa della Juventus impegnata in serata con il Parma. È questo l’obiettivo dell’Inter che alle ore 15:00 sarà di scena allo stadio Via del Mare di Lecce per la gara valida per la prima giornata del girone di ritorno. Di seguito la presentazione dei salentini in cinque punti.

LO STATO DI FORMA

Quattro sconfitte nelle ultime quattro gare: lo stato di forma del Lecce è tutt’altro che positivo, con la squadra di Liverani che naviga in acque decisamente pericolose, in bilico su una zona retrocessione che fa sempre più paura. Il Genoa terzultimo, infatti, è distante solo un punto, ragion per cui i salentini sono chiamati ad un deciso cambio di passo per difendere quella Serie A tanto faticosamente conquistata dopo un’assenza durata diversi anni.

L’ultimo punto è stato raccolto proprio nello scontro diretto con il Genoa, nella partita giocata nel giorno dell’Immacolata, mentre per trovare un successo bisogna tornare indietro addirittura sino alla sfida con la Fiorentina, disputata nel mese di Novembre. Eppure nella prima parte di stagione i giallorossi si erano contraddistinti per l’ordine della manovra messa in piedi da Liverani, centrando nel finale di ottobre quattro pareggi consecutivi. Fra questi spiccano soprattutto quelli con Juventus Milan, che rappresentano senza dubbio i momenti più alti raggiunti in questa stagione.

Nell’avvio di stagione erano arrivate anche due vittorie contro Torino Spal che facevano ben sperare: compito del tecnico Liverani è quello di ritrovare quello spirito per rilanciare la sua squadra nella corsa verso la salvezza.

LA LUNGA RINCORSA VERSO LA A

L’estate del 2012 è stata rocambolesca per il calcio italiano, dato che le numerose sentenze della giustizia sportiva hanno cambiato le classifiche dei campionati ed i risultati ottenuti sul campo. Ad essere penalizzato anche il Lecce che, retrocesso in B nella stagione precedente, si è visto declassato in Lega Pro per illeciti sportivi.

L’obiettivo della dirigenza è stato fin da subito quello di costruire squadre di grande spessore tecnico per la categoria, andando a prelevare anche grandi ex come Fabrizio Miccoli ed Ernesto Chevanton, ma la rincorsa alla B si è trasformata in un vero incubo. Pur con rose superiori alla media della Lega Pro, infatti, i giallorossi hanno più volte fallito sul più bello, in una spirale di stagioni negative che hanno esasperato una piazza vogliosa di tornare nel calcio che conta.

La partita contro la Paganese del 29 Aprile 2018 è stata una vera e propria liberazione, dato che ha regalato la gioia di quella promozione sognata da anni. Merito soprattutto del lavoro del presidente Sticchi Damiani che, rilevato il club poco prima, è stato in grado di portarlo prima in cadetteria e poi in massima serie.

GLI UOMINI PIU’ PERICOLOSI

La retroguardia nerazzurra sino ad ora ha dato prova di grande solidità, ragion per cui superarla non sarà semplice. A maggior ragione per un attacco come quello del Lecce, che sino ad ora ha trovato diverse difficoltà quando ha cercato la via della rete. In ogni caso Skriniar e compagni dovranno prestare massima attenzione soprattutto alle incursioni di Filippo Falco, fino ad ora pericoloso sia quando si è inserito fra le linee avversarie che quando ha usato il suo piede raffinato per calciare le punizioni.

Attenzione anche alle incursioni di Marco Mancosu, fino ad ora capocannoniere dei suoi con cinque reti all’attivo. A seguirlo in questa classifica è Gianluca Lapadula a quota quattro: il centravanti è giunto in estate per ritrovare quella brillantezza mostrata ad inizio carriera, ed in alcuni momenti è sembrato in grado di condurre per mano i suoi fuori dalle sabbie mobili. Confermarsi nel girone di ritorno potrebbe essere utile per ritornare ad essere presente sul taccuino di club presenti nella zona medio-alta della classifica.

LA BESTIA NERA

Fino adesso il suo rendimento è stato al di sotto delle aspettative, dato che Khouma Babacar doveva essere uno dei pezzi pregiati della formazione giallorossa. Nel girone d’andata, però, il senegalese è riuscito a realizzare solamente due reti, ragion per cui a partire dalla gara con l’Inter andrà a caccia del riscatto.

I colori nerazzurri suscitano infatti ricordi piacevoli al giocatore, dato che con quattro gol segnati in nove partite il club di Viale della Liberazione è la vittima preferita dall’attaccante del Lecce, che solo all’Udinese ha segnato lo stesso numero di reti. La prima risale al campionato 2014/15, quando il giocatore andò a segno nella sesta giornata con addosso la maglia della Fiorentina, in una partita in cui fu decisivo nel 3-0 per i suoi anche con un assist. Sempre in maglia viola la seconda rete, arrivata nella stagione successiva in una gara in cui ha calcato il terreno di gioco per soli quattro minuti.

Nel rocambolesco 5-4 per la Fiorentina del 2016/17, poi, Babacar è stato decisivo per la vittoria dei suoi con una doppietta in nove minuti che ha portato il punteggio sul momentaneo 5-2. Nonostante l’Inter sia la vittima preferita, il senegalese non va a segno contro i nerazzurri da ben tre stagioni, e nella sfida di quest’oggi cercherà senz’altro di tornare decisivo.

LE ASSENZE

La sfida contro la seconda in classifica senza dubbio non sarà facile per il Lecce, a maggior ragione perché i giallorossi dovranno fare i conti con l’assenza di due giocatori importanti nello scacchiere di Liverani. Il primo è Marco Calderoni, trentenne terzino sinistro autore di tre reti in questa prima parte della stagione. Il giocatore arrivato lo scorso anno in Salento è salito alla ribalta soprattutto per il bellissimo gol da fuori area, che ha permesso ai suoi di uscire dal Meazza, in occasione della partita contro il Milan, con un pareggio pesantissimo dato il prestigio dell’avversario, allora all’inizio dell’era Pioli.

Non convocato anche un altro giocatore importante come Diego Farias, che in stagione ha bucato la porta avversaria nella vittoria contro il Torino e contro il Bologna di Sinisa Mihajlovic. La posizione del centrocampista ucraino Jevhen Šachov, che nei giorni scorsi ha svolto lavoro differenziato, è stata in dubbio sino all’ultimo, ma alla fine anche lui ha dovuto alzare bandiera bianca, uscendo dalla lista dei convocati, dove non sarà presente anche Marco Bleve.

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