27 Agosto 2013

FOCUS – Il mercato in uscita che non c’è

Ultimi giorni di mercato, ultimi colpi per assestare rose e rafforzare squadre. L’Inter entra negli ultimi 7 giorni con alcune idee, necessità, problematiche e confusione. Un rettilineo finale dove sprintare verso gli obiettivi, ma che rischia di terminare con un nulla di fatto e una rosa ingolfata dagli esuberi.

La trattativa Eto?o sembra solo un miraggio utilizzato per anestetizzare i tifosi più pretenziosi. L’acquisto di un esterno resta in stand by nonostante sia una esigenza. Tutto bloccato, sogni e possibilità, da un mercato in uscita che all’Inter non si riesce a fare.

Da Appiano Gentile non se ne vuole andare nessuno, dovremmo chiederci come mai. Kuzmanovic continua a rifiutare proposte: saltate le possibilità Sunderland e Siviglia, il centrocampista a questo punto sembra tenersi stretto il posto. Mazzarri l’ha fatto partire titolare domenica, più per necessità che per convinzione.

Schelotto, arrivato a metà stagione scorsa, è sul mercato da mesi, ma il mercato lo ignora: nemmeno le provinciali in cerca di esperienza lo cercano, certe che l’Inter abbasserà le pretese per il bisogno che ha di vendere alla fine. Che il Porto lo cerchi, visto le possibilità economiche dei portoghesi, sembra un gossip blasfemo più che altro.

Fino a qualche settimana fa sembrava che Jonathan avesse la valigia in mano ma, paradosso nerazzurro, ora sembra un titolare visto che non ci sono alternative in squadra al suo ruolo, anche se l’Inter se ne disferebbe volentieri. Stesso discorso vale per Alvaro Pereira: disapprovato dai tifosi, passerà buona parte della stagione in panchina dato che l’Europa lo trascura volentieri visto che il club per venderlo non vorrebbe rimetterci troppo.

Stankovic ha rescisso, alleggerendo il monte ingaggi: potrebbe essere un esempio, ma Chivu non sembra intenzionato a seguirlo e si accinge a passare un’altra stagione da mega stipendiato in infermeria.

Gli unici ad aver lasciato Appiano Gentile sono stati Cassano, Silvestre e uno squadrone di giovanotti disseminati per l’Italia e l’Europa in cerca di esperienza. Cessioni che non hanno portato liquidità immediata nelle casse nerazzurre, basti pensare che le uniche cessioni a titolo definitivo sono state Caldirola (2.2 milioni) e Donati (3 milioni).

Mazzarri si trova quindi costretto a schierare Kuzmanovic e Jonathan, ma è evidente che si accontenta, ma non gode. Branca nel frattempo è incagliato in un situazione di stallo, effetto delle sue precedenti campagne acquisti dove per tamponare e rimediare si è comprato male a caro prezzo. Finora gli errori del passato hanno generato un mercato da ?vorrei ma non posso?, che negli ultimi anni sembra un leitmotiv del mercato interista: basti pensare a Lucas, Paulinho, Nainggolan.

Difficile quindi piazzare giocatore che nel breve periodo milanese si sono svalutati per rendimento ed arricchiti per gli ingaggi. L’Inter quindi aspetta gli ultimi giorni di mercato sperando di sistemarsi, cercando prima obbligatoriamente di piazzare i propri esuberi; insomma, una ricerca di buoni saldi con la inevitabilità di essere costretti a farli.