11 Gennaio 2020

OCCHI SULL’AVVERSARIO – L’attacco stellare, la rivincita di Gasp ed il “fattore” San Siro: l’Atalanta in cinque punti

Questa sera le due società nerazzurre saranno l'una di fronte all'altra in quel del Meazza

Una sfida d’alta classifica quella che attende questa sera l’Inter di Antonio Conte. Alle ore 20:45 allo stadio Giuseppe Meazza, infatti, arriverà l’Atalanta di Giampiero Gasperini. Una gara da non sbagliare per i meneghini, che potrebbero portarsi per una notte da soli al comando della classifica (leggi qui le probabili formazioni dell’incontro). Di seguito la presentazione dei bergamaschi in cinque punti.

MOMENTO DI FORMA

La formazione bergamasca pare vivere in uno stato di grazia che continua ormai da diversi anni, frutto del lavoro compiuto da Giampiero Gasperini. Il punto più alto di questa stagione è arrivato senza dubbio dopo la partita contro la Dinamo Zagabria, che ha portato i nerazzurri agli ottavi di finale di Champions League, dopo un pessimo inizio con tre sconfitte nelle prime tre gare nella massima competizione continentale. Al di fuori delle mura nazionali era arrivato anche un pareggio pesantissimo contro il Manchester City, che ha permesso a Papu Gomez e compagni di continuare a coltivare il sogno ottavi.

Il rendimento generale è senz’altro positivo, dato che nelle ultime sette gare sono arrivate sei vittorie ed una sola sconfitta. L’unico passo falso contro il Bologna di Sinisa Mihajlovic, passato al Renato Dall’Ara per 2-1.

Gli ultimi due risultati dei bergamaschi devono destare senza dubbio qualche preoccupazione nella retroguardia interista, dato che l’Atalanta ha segnato ben dieci reti. Dopo lo storico 5-0 contro il Milan, nell’ultima giornata prima della sosta natalizia, è arrivato il bis nella sfida dell’Epifania, quando gli uomini di Giampiero Gasperini hanno superato con lo stesso risultato il Parma di Roberto D’Aversa.

L’ATTACCO STELLARE

Tre gol nella prima stagione e sette nella terza, con il boom  arrivato nel 2016/17, concluso con ben sedici reti e dieci assist all’attivo. Con la maglia dell’Atalanta Papu Gomez ha avuto un vero e proprio exploit, che l’ha portato ad essere uno dei principali talenti della Serie A e ad essere cercato dai top club nazionali. L’argentino ha sempre scelto di restare e la sua fedeltà è stata ripagata con la partecipazione alla Champions League.

Anche l’impatto in quella coppa a lungo sognata è stato positivo perché, dopo l’iniziale rodaggio, Gomez ha preso per mano i suoi, conducendoli fino alla gioia data dalla qualificazione agli ottavi. Al suo fianco compagni di reparto d’assoluto livello, che rendono l’attacco dell’Atalanta uno dei migliori in Serie A. I numeri di Duvan Zapata non rendono necessarie ulteriori presentazioni, ed anche durante l’assenza per infortunio del giocatore colombiano il suo sostituto Luis Muriel ha svolto egregiamente il suo compito, non facendo sentire la sua mancanza.

Niente di quanto fatto negli ultimi anni dall’Atalanta, però, sarebbe stato possibile senza Josip Ilicic, altro assoluto protagonista della crescita bergamasca degli ultimi anni. In doppia cifra nelle ultime stagioni, quest’anno lo sloveno è già a quota nove: la retroguardia interista dovrà prestare grande attenzione anche a lui.

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IL “FATTORE” SAN SIRO

Durante la partita fra Inter ed Atalanta sarà la formazione meneghina a giocare in casa. Ma in questa stagione il Meazza è anche un po’ il tempio della squadra bergamasca, che vi sta disputando le gare interne nella sua Champions League. Questo in virtù dell’inadeguatezza dello stadio Atleti Azzurri d’Italia, alle prese con lavori di restauro, non ancora a norma secondo le regole della UEFA.

Per questo in estate la società di Percassi ha chiesto a Milan ed Inter di poter giocare i propri incontri a Milano, trovando via libera dopo l’esclusione dei rossoneri dalle coppe continentali. A partire dagli ottavi di finale, che l’Atalanta giocherà contro il Valencia, gli uomini di Giampiero Gasperini torneranno al Meazza per disputare le loro partite interne. Quando di fronte ci sono due squadre di livello la differenza fra casa e trasferta tende a sfumare: a maggior ragione questa sera, dato che lo stadio interista, quest’anno, è anche un po’ la “casa” dell’Atalanta.

I PRECEDENTI IN CAMPIONATO

Sono ben 116 i precedenti in campionato fra Atalanta ed Inter, che negli ultimi anni hanno dato vita a sfide divertenti e rimaste impresse, per motivi sia positivi che negativi, nella mente dei tifosi. Ad avere la meglio in più della metà delle occasioni sono stati i nerazzurri di Milano, vittoriosi 62 volte; i pareggi sono stati trenta, mentre 24 le vittorie della società bergamasca. Quest’ultima ha messo a segno 111 reti nell’incontro, contro le 207 del club di Viale della Liberazione.

Se poi guardiamo gli incontri disputati allo stadio Meazza, il bilancio è ancora più sorridente per i meneghini, vittoriosi per 40 volte, contro i nove pareggi e gli altrettanti i successi atalantini. Tornando alla scorsa stagione, la partita d’andata contro l’Atalanta ha rappresentato uno dei momenti più bassi nel campionato degli uomini di Luciano Spalletti, superati per 4-1 in una gara dominata in lungo ed in largo dalla formazione di Gasperini, che avrebbe potuto chiudere anche con un risultato nettamente più rotondo.

Ma negli ultimi anni ci sono anche risultati che sorridono agli interisti, come il 7-1 del marzo 2017, con triplette sia di Mauro Icardi che di Ever Banega.

LA “RIVINCITA” DI GASP

Quando Giampiero Gasperini arrivò a vestire la maglia dell’Inter, la spinta propulsiva dell’era Moratti era ormai conclusa, ed il club meneghino era prossimo ad iniziare la lunga traversata nel deserto che avrebbe portato a diverse stagioni di vacche magre. Il tecnico non godette mai della fiducia piena della società,  ma i suoi risultati furono comunque tremendamente deludenti e portarono al precoce esonero. La sua esperienza è ricordata soprattutto per le umilianti sconfitte arrivate con squadre come Novara Trabzonspor, che hanno lasciato strascichi anche nel rapporto fra tecnico e tifoseria.

A Bergamo, però, Gasperini ha saputo ricostruirsi una carriera, togliendosi di dosso quell’alone negativo costruito intorno alla sua figura durante l’esperienza interista. Quella del tecnico torinese è stata una vera e propria rivincita, in grado di far ricredere anche coloro che erano più scettici intorno alla sua figura. Grazie ad un calcio innovativo, divertente e veloce, l’allenatore ha creato qualcosa di unico e di vincente, costruendo mattone dopo mattone un gruppo in grado di scalare le gerarchie del calcio italiano fino ad arrivare in Champions League.

Ora Gasp non ha voglia di fermarsi ed andrà a caccia dell’ennesimo sgambetto a quella ex squadra nel quale non è mai riuscito ad incidere.

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