18 Febbraio 2015

FOCUS – Il Triplete battendo l’Inter: corsi e ricorsi storici della sfida tra Celtic e nerazzurri

Domani sera Celtic e Inter si sfideranno a Glasgow per la quarta volta nella loro storia nel match valevole per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Sottovalutare la squadra scozzese rappresenterebbe un grave errore in primis perchè l‘EL è ormai l’ultima chance per la banda Mancini di approdare all’Europa che conta di più. In secundis perchè il match del Celtic Park può presentare tante insidie, una su tutte l’atmosfera che spingerà i beniamini di casa. Partiamo da un punto in comune: Inter e Celtic condividono il record di non essere mai retrocessi e, quindi, di non aver mai militato nella serie cadetta dei rispettivi campionati. Ma soprattutto condividono l’onore di essere tra le poche società al mondo ad aver fatto il Triplete, conquistato nel magico ’67 dai biancoverdi. E, guarda caso, in finale di Coppa dei Campioni fu proprio l’Inter ad essere sconfitta per 2-1, ma i nerazzurri ebbero modo di rifarsi nel ’72, durante la semifinale della Coppa dalle grandi orecchie, eliminando i The Bhoys ai calci di rigore dopo andata e ritorno conclusisi 0-0. Una storia gloriosa quella del Celtic, costellata da innumerevoli successi: 45 titoli di Campione di Scozia, 36 Coppe Nazionali, 14 Coppe di Lega e il fiore all’occhiello, la sopracitata Coppa Campioni. Una delle armi degli scozzesi sarà sicuramente la loro “tana”, Celtic Park o The Paradise, come è stato ribattezzato dai sostenitori del club. Un covo da 60.832 spettatori, che accoglie una delle tifoserie più calde e famose del calcio mondiale, nota, ad esempio, per l’esodo verso Siviglia in 80000 per assistere alla finale di Coppa Uefa del 2003, poi persa contro il Porto.

 “Il Celtic Football Club è molto più di una squadra di calcio. Per molta gente è uno stile di vita“. Sir Robert Kelly

Ma passiamo al calcio giocato: gli Hoops sono al comando della Scottish Premier League con 57 punti, davanti ad Aberdeen ed Inverness, rispettivamente 3 e 6 punti più dietro, con 18 vittorie, 3 sconfitte e 3 pareggi in 24 partite e il migliore attacco e la migliore difesa del torneo. Per quanto riguarda, invece, il cammino in Europa League, i ragazzi guidati da mister Ronny Deila si sono qualificati alla fase eliminatoria come seconda squadra del girone, totalizzando 8 punti in 6 partite, frutto di 2 pareggi (2-2 con il Salisburgo e 1-1 con l’Astra, entrambi fuori casa), 2 vittorie (1-0 contro la Dinamo Zagabria e 2-1 contro l’Astra, entrambe in casa) e 2 sconfitte (1-3 casalingo contro il Salisburgo e 4-3 esterno contro la Dinamo Zagabria). Ma gli scozzesi sono una delle eliminate di lusso dagli spareggi di Champions League: infatti dopo aver eliminato KR e Legia (quest’ultima a tavolino) rispettivamente al secondo e terzo turno di qualificazione, la squadra di Glasgow è stata buttata fuori dalla massima competizione continentale per mano del Maribor, approdando così alla fase a gironi di Europa League. Tra le individualità spiccano per gol segnati Stefan Johansen, centrocampista, con 3 marcature nelle 6 partite di EL, Scepovic e Commons, rispettivamente attaccante e trequartista, entrambi a quota 2 reti in 4 partite. In campionato, invece, nella classifica dei cannonieri entrano Stokes, centravanti, e Armstrong, centrocampista, a quota 7, e Mackay-Steven (ala offensiva) e Guidetti (centravanti) a 6. Il modulo utilizzato da Deila per far girare al meglio la sua squadra è sicuramente il 4-2-3-1, schema di gioco ormai consolidato per la squadra scozzese, costruito su un pressing imponente da parte di Scott Brown (capitano) e compagni. Infine, due statistiche che equilibrano il match: sono ben 7 partite che i biancoverdi non vincono contro squadre italiane, ma l’Inter a Glasgow, dal canto suo, non ha mai vinto nei 90′ regolamentari, raccogliendo 2 pareggi e 2 sconfitte. Piccola curiosità: tra le file degli scozzesi milita anche un italiano, il portiere classe ’94 Leonardo Fasan. Questa la probabile formazione di domani sera degli scozzesi, alla prese con il dubbio Commons e con Stokes che parte favorito su Guidetti nel 4-2-3-1: Gordon; Matthews, Denayer, Van Dijk, Izaguirre; Biton, Brown; Wakaso, Johansen, Mc Gregor; Stokes.