9 Gennaio 2020

CHE FINE HA FATTO – Alex Cordaz, dall’esordio con la Juve alla fascia da capitano

70° appuntamento con la rubrica settimanale di Passioneinter.com

“Che fine ha fatto” è la rubrica settimanale di Passioneinter.com che tratterà i vari giocatori transitati in nerazzurro che sono poi finiti nel dimenticatoio, raccontando come è proseguita la loro carriera una volta andati via dall’Inter.

Oggi è il turno di Alex Cordaz, il portiere cresciuto nelle giovanili dell’Inter che conta una sola presenza con la maglia nerazzurra.

Dopo un breve prestito allo Spezia nella stagione 2002-2003, Alex Cordaz fa ritorno all’Inter nella stagione successiva, per fare da terzo portiere. Nel suo anno in nerazzurro conta una sola presenza, quella del 4 febbraio 2004 in Coppa Italia contro la Juventus, in cui il portiere venuto è subentrato a Francesco Toldo, espulso in quell’occasione dopo un’uscita con le mani fuori dall’area di rigore.

I successivi 3 anni di Alex Cordaz sono caratterizzati da una girandola di prestiti, che lo vedranno prima tornare nuovamente allo Spezia, dove viene relegato a secondo di Hugo Rubini, poi all’Acireale e al Pizzighettone, in cui gioca entrambe le stagioni da titolare.

Nel 2007 lascia definitivamente l’Inter a parametro zero per accettare la corte del Treviso, appena retrocesso in Serie B che lo acquista nell’ultimo giorno di mercato. Dopo una stagione passata come secondo portiere, nella seconda trova più spazio, ma la sua squadra termina il campionato all’ultimo posto, retrocedendo in Lega Pro. Al termine del campionato la società fallisce, e rimasto senza contratto Cordaz accetta la corte del Lugano, tentando una nuova avventura in Svizzera. Con la maglia del club della capitale svizzera disputa due discrete stagioni da titolare, al termine delle quali torna nuovamente in Italia, per giocare questa volta con la maglia del Cittadella, in Serie B, con cui firma un biennale. Per la prima volta l’ex portiere nerazzurro si ritrova protagonista in Serie B, dove gioca due buone stagioni da titolare.

Dopo il termine del contratto viene ingaggiato a parametro zero dal Parma, che a sua volta lo manda in prestito al Gorica, squadra satellite slovena. L’esperienza in Slovenia dura solo un anno, per poi tornare nuovamente in Emilia Romagna, dove però non disputa neanche un minuto perché chiuso da Mirante e Iacobucci. In quello stesso anno arriva la sentenza da parte del Tribunale che lo condanna a quattro anni per omicidio colposo, a causa di un incidente nel 2006 in cui morì la ragazza che era con lui in auto. In quell’occasione il portiere risultò positivo al test alcolimetrico.

Nel mercato di gennaio del 2015 va in prestito al Crotone, dove gioca una buona seconda parte di stagione contribuendo alla permanenza in Serie B del club calabrese. Al termine della stagione a causa del fallimento del Parma, squadra detentrice del suo cartellino, il portiere resta svincolato, e diventa ufficialmente un giocatore del Crotone. Nella stagione successiva assieme al club rossoblù riesce a raggiungere la Serie A, dove finalmente riesce a esordire all’età di 33 anni. Ancora oggi gioca nel Crotone, squadra di cui è diventato anche capitano.

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