4 Aprile 2014

Mazzarri alla Mou in conferenza stampa: “Sono felice che la croce sia stata gettata soltanto su di me”

Conferenza Mazzarri, “il meglio deve ancora venire”

La giornata di Walter Mazzarri alla vigilia di Inter-Bologna comincia con un pizzico di serenità ritrovata, viste le rassicuranti parole del presidente Thohir di questa mattina e queste sono le sue parole in conferenza stampa, raccolte dal sito ufficiale Inter.it. ATTESTATI DI STIMA – “Mi hanno fatto molto piacere soprattutto le parole di Valentino Rossi, che ha parlato di serietà umana e professionale. Ringrazio lui e anche tutti i giocatori. LA FIDUCIA DI THOHIR – “Ritengo, prima di tutto, che sia capitato poche volte ad un allenatore di assistere ad un cambio di proprietà a stagione inoltrata. Il presidente Thohir ha voluto confermarmi e l’ha fatto in base a ciò che ho dimostrato in carriera precedentemente. Mi hanno fatto piacere le sue parole, dopotutto anch’io sono un dipendente, seppur importante”. ASSENZA DI RIGORI COME ALIBI – “Ho dovuto commentare determinate situazioni in qualità di addetto ai lavori, ma che avremmo potuto fare molto di più per vincere, anche senza rigori, l’ho sempre detto ai miei giocatori. Le considerazioni finali, però, andranno fatte alla fine del Campionato”. TRASMETTITORE DI ANSIA – “Io penso solo ai miei giocatori. Non voglio rispondere ad affermazioni che non hanno nessuna sostanza”. MOMENTO DIFFICILE – “Se questo è il peggiore della mia carriera? No, ne ho passati di molto più brutti. Io non voglio sentire le critiche, mi isolo e do tutto. Questo i ragazzi lo sanno bene, poi le analisi e le valutazioni dovrò farle alla fine”. FRONTE AL BOLOGNA – “Non ci sono gare semplici. Adesso tocca pensare soltanto agli errori fatti nelle partite precedenti e correggerli, migliorando sulla concretezza. In base a ciò che raccoglieremo in queste ultime sette partite potremo programmare il futuro”. CASO LIVORNO – “Nel calcio contano le prestazioni, ma anche gli episodi. In una giornata negativa anche un passaggio può diventare letale per il risultato e questo è ciò che ci è successo. C’è una parte illogica nel calcio, a me tocca lavorare su tutto il resto“. FUTURO E CRESCITA – “Farò tutto ciò che mi è possibile per portare questa squadra in alto. Io i segnali di crescita li vedo, l’impianto di gioco e l’ordine in mezzo al campo sono migliorati. Sugli errori si può lavorare. Chi vorrà indossare questa maglia anche per la prossima stagione dovrà assicurare un certo rendimento. Valuteremo tutto”. GIOCATORI E MENTALITA’ – “Per poter giocare a questi livelli ci vuole una concentrazione costante, percependo continuamente il pericolo. Non è per niente facile. E’ una caratteristica delle squadre medie offrire prestazioni esaltanti e calare vertiginosamente nel match successivo, anche contro squadre inferiori. In questa squadra non tutti i giocatori sono pronti ad un redimento sempre al top, ma da quest’anno ci stiamo lavorando“. IL CLIMA – Ciò che conta, per me, è sempre stato il gruppo interno, ovvero quello fra noi e che comprende anche la società e la presidenza. Qui c’è sempre stato, ieri e oggi, ed io sono il primo a tenerlo unito. Sono felice che in questi giorni si sia buttato la croce addosso a me, perché così i ragazzi sono rimasti tranquilli e speriamo domani di giovarne. KOVACIC TITOLARE? – “E’ il dubbio che ho, si gioca il posto così come un altro giocatore”. ICARDI – “Sta attraversando un periodo di crescita, anche in base a quelle che sono le mie indicazioni”. Follow @STIFfLeR1804