22 Gennaio 2015

ESCLUSIVA – Simoni: “Terzo posto difficile. L’Inter ha bisogno di tempo”

In occasione del suo compleanno, la redazione di Passioneinter ha deciso di contattare in esclusiva Gigi Simoni, ex allenatore nerazzurro che i tifosi dell’Inter ricordano con grande affetto e stima, per chiedergli un parere circa il momento che sta attraversando la Beneamata.

Come si spiega la differenza di prestazioni a distanza di poco tempo come quelle fornite contro Juve, Genoa e Sampdoria e quella negativa di Empoli? “L’Inter con l’Empoli ha giocato una partita mediocre perché l’Empoli gioca molto bene, è una squadra che gioca alta, che ha condizione atletica eccellente. L’Inter è in un momento di rifacimento e di conseguenza può avere queste diversità di rendimento E’ in rifacimento per gli acquisti che sono arrivati, per l’allenatore nuovo, e di conseguenza c’è da aspettarsi per un po’ un andamento alterno. Non è una cosa strana. Se i nuovi acquisti si inseriranno bene sono giocatori bravi, importanti, quindi è evidente che il livello dell’Inter aumenterà e diventerà una squadra più completa e una squadra che avrà un rendimento più equilibrato. Ci sono squadre come Empoli e Sassuolo che oggi mettono in difficoltà anche le grandi perché sono squadre organizzatissime, perché son squadre che hanno un passo diverso, hanno una determinazione nell’attaccare alto con più foga. Ci sono squadre anche più forti come l’Inter, come il Napoli, il Milan, che hanno un rendimento più alterno, che sfruttano il valore, la capacità di qualche individuo però le squadre piccole sono più organizzate in questo momento.”

Gli acquisti di Shaqiri e Podolski possono cambiare la mentalità della squadra? “Sono due giocatori bravi, indubbiamente, magari non possono cambiare molto il gioco, ma possono determinare il risultato di una partita. Ieri sera hanno realizzato un gol e l’Inter ha vinto la partita. Però, per quello che riguarda il gioco, penso che sia necessario un po’ di tempo in più per abituarsi al tipo di gioco, per conoscere i compagni con i quali sono in campo. Si tratta di equilibri che si trovano col tempo.” 

Per quanto riguarda Osvaldo, Mancini ormai ha deciso di cederlo. Che idea si è fatto di questa situazione? Avrebbe fatto la stessa scelta di Mancini? “Non conosco molto bene la vicenda. Penso che avrei fatto la stessa scelta. I giocatori devono comportarsi seriamente, non devono pensare di essere i protagonisti anche nelle parole e negli atti che si fanno. Devono essere professionisti nel giocare e nel mantenere una certa correttezza di comportamento con i compagni, con la società e con i tifosi.”

Crede che il terzo posto sia ancora raggiungibile? “A me sembra un risultato difficile da raggiungere perché al di là dei punti di distacco, bisogna guardare quante squadre ha davanti. Se ne hai una è evidente che la possibilità è molto maggiore perché hai una squadra davanti con 7 punti di vantaggio, però se questa va un po’ in crisi e tu continui a fare risultati positivi, ti avvicini. Però essendoci tante squadre davanti, invece, non possono perdere tutte, magari perde una ma vince l’altra, quindi secondo me come difficoltà è maggiore. Penso non sia facile: bisognerebbe vincere sempre e che le altre perdessero. Io ovviamente ci spero. Spero che l’Inter vada bene e che vinca il più possibile. E’ un obiettivo difficile, ma io spero che possa centrarlo. “

di Luca Veneruso La redazione di Passioneinter.com ringrazia Gigi Simoni per la disponibilità e la cortesia mostrata durante l’intervista. Per la riproduzione anche parziale dell’intervista citare la fonte. Follow @il_lidl