30 Gennaio 2015

ESCLUSIVA – Fernando Orsi: “L’anno prossimo Inter da scudetto. Mancini vuole infondere una mentalità vincente”

Ripartire da zero. Questo è il dictat di Roberto Mancini. L’obiettivo è mettere da parte i due anni con Mazzarri e rivoluzionare la squadra da cima a fondo per ritornare a lottare per il vertice. E Thohir, che crede tanto in Mancini, come testimonia il proficuo ingaggio del tecnico jesino, ha ascoltato queste richieste rendendo l’Inter l’indiscussa regina del mercato invernale. Grazie alla straordinaria abilità di Ausilio, sono arrivati alla Pinetina giocatori del calibro di Shaqiri, Podolski e non ultimo Brozovic. E non è finita qua: sembra ormai ad un passo Cassano, che ha rescisso con il Parma, ma anche Rhodolfo, Vida e Murillo possono far presto le valigie e trasferirsi a Milano.

La redazione di PassioneInter.com ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Fernando Orsi, uno che conosce molto bene sia l’ambiente nerazzurro sia Roberto Mancini, avendoci lavorato insieme per tanti anni, prima come vice allenatore della Lazio e poi come vice proprio sulla panchina dell’Inter.

Buonasera Sig. Orsi, per prima cosa vorrei chiederle se ci sono stati contatti per un suo ritorno in nerazzurro come vice di Roberto Mancini in questa seconda avventura sulla panchina dell’Inter. “No, assolutamente no. Mai avuti contatti per un ruolo di vice allenatore”.

Secondo lei, cosa serve a questa Inter per risalire la china e tornare a lottare per il vertice? “La cosa più importante è che Mancini inizi ad allenare la squadra già dal ritiro estivo, in modo che la senta più sua. D’altronde un allenatore preferisce costruirsi la propria squadra nel mercato di luglio in base ai giocatori che vuole. Subentrando a campionato in corsa è normale che alla squadra serva più tempo”.

In quanto tempo rivedremo un’Inter competitiva che possa vincere lo scudetto? “Secondo me non serve tanto, l’anno prossimo potrebbe già essere l’anno buono per lottare per lo scudetto. Serve muoversi bene nel mercato attuale, capire quali sono i giocatori importanti che possono far crescere questa squadra e poi iniziare bene il ritiro pre-campionato: è da li che si mettono le basi per creare una squadra vincente”.

Il 4-2-3-1 è il sistema di gioco che Mancini vuole adottare come modulo base, come da lui stesso confermato più volte. Secondo lei è funzionale ai giocatori che ha a disposizione? “Con i due esterni che sono arrivati a gennaio la volontà è proprio quella di giocare in questo modo. Quindi con Podolski e Shaqiri esterni e con un trequartista dietro la punta. Roberto ha già adottato questo modulo durante l’esperienza al Manchester City e credo che voglia continuare così anche all’Inter”.

Quale sarebbe il trequartista ideale in questo modulo? “Mancini ha spesso impiegato Kovacic in quel ruolo, ma può mettere anche Palacio o Hernanes. I giocatori ci sono. Il croato può ricoprire bene il ruolo di trequartista, ma deve ancora crescere. E’ un ragazzo giovane e deve imparare a fare i movimenti non soltanto in fase offensiva ma anche in fase difensiva. E migliorare nel giocare senza palla perché lui gioca spesso palla al piede. Ma quando crescerà, queste cose verranno automatiche”.

Quali sono i giocatori su cui puntare per porre le basi per costruire una squadra competitiva anche a livello europeo? “Sicuramente bisogna confermare Handanovic che è un giocatore importantissimo. Ma anche Shaqiri e Podolski che possono aiutare tanto questa squadra grazie alla loro esperienza europea. Bisogna ripartire da Icardi, da Kovacic, da Guarin, che sono giocatori di grande qualità. E’ ovvio che a questi bisogna integrare altri giocatori di spessore perché l’Inter non può fallire per 2 o 3 campionati di fila”.

Ci sono analogie tra questo nuovo progetto dell’Inter e quello che iniziò proprio con la prima esperienza in nerazzurro di Mancini, con lei vice allenatore? “Quando arrivammo all’Inter, Mancini ha intrapreso soprattutto un progetto basato sulla mentalità. Voleva infondere nei giocatori una mentalità vincente che mancava da tanti anni. E anche in questa seconda esperienza, Mancini torna in una squadra che è ormai da diverso tempo che non vince, e credo che il suo obiettivo sarà infondere questa mentalità vincente anche a questo gruppo, proprio come fece in passato. Questa potrebbe essere un’analogia, ma, a distanza di anni, sicuramente Mancini ha acquisito un’esperienza straordinaria a livello europeo quindi saprà come gestire al meglio determinate situazioni”.

di Mauro Cossu La redazione di Passioneinter.com ringrazia Fernando Orsi per la disponibilità e la cortesia mostrata durante l’intervista. Per la riproduzione anche parziale dell’intervista citare la fonte. Leggi anche: UFFICIALE – L’INTER HA CEDUTO IN SPAGNA UN CENTROCAMPISTA! Leggi anche: MERCATO – CONTATTO INTER-CASSANO: ECCO LA SITUAZIONE

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