21 Settembre 2013

FOCUS – Prime partite tra certezze e bocciature

di Francesco Filippetto.

Prime partite della stagione e prime sentenze del campo. Mazzarri  in queste prime uscite sta facendo le proprie scelte, cancellando dubbi e perplessità. Sta plasmando la sua Inter individuando titolari, alternative e riserve.

Guardando i minutaggi finora concessi, risaltano agli occhi le bocciature di Pereira e Kuzmanovic. Ambedue erano dei papabili titolari in estate nei rispettivi ruoli nel 3-5-2 del tecnico, più per l’impossibilità di venderli che per convinzione del mister. In conseguenza al loro scarso utilizzo, i media li indicano già come possibili partenti a gennaio.  Kuzmanovic, dopo i primi 50 minuti della prima giornata con il Genoa non ha più giocato, complice anche il ritorno di Kovacic e la buona  impressione fatta  da Taider. Pereira addirittura il campo non l’ha mai assaggiato a oggi, a eccezione della sfida di Coppa Italia contro il Cittadella. Peccato se pensiamo alla cifra spesa dai nerazzurri per l’acquisto, meglio se pensiamo alle sue opache prestazioni che hanno reso Jonathan titolare.

Discorso diverso per Belfodil, l’algerino dopo l’esordio con il Genoa non è più stato schierato, probabilmente il Ramadan l’ha deperito troppo e forse Mazzarri rimanderà a una miglior forma fisica il suo impiego soprattutto adesso che ai box scalpita il Principe. Davanti Palacio è indispensabile, c’è da capire se il tecnico continuerà a schierare Alvarez in suo appoggio oppure preferirà accostarlo ad una prima punta tra Icardi e Milito.

Per quanto riguarda la difesa: Ranocchia, Juan Jesus e Campagnaro sono titolarissimi, in attesa del pieno recupero di Samuel, mentre Rolando e Andreolli non sembrano solleticare i pensieri del mister. Rolando protagonista di molte trattative di mercato qualche anno fa, questa estate ha dovuto accontentarsi della panchina nerazzurra pur di lasciare il Porto, mentre Andreolli sbarcato a Milano per giocarsi le sue carte è conscio che nella stagione ci sarà bisogno di tutti e attende il suo turno.

Insomma Mazzarri dopo un mercato che non gli ha fornito quanto sperava, sta facendo le sue scelte tra resurrezioni, esclusioni, ripescaggi e conferme. Probabilmente a gennaio, qualche investimento ci sarà, molto dipenderà dalla classifica e dalle uscite che devono per forza portare liquidità.

L’importante per i tifosi e l’ambiente è comunque vedere un mister con le idee chiare nel modulo e negli interpreti, contrariamente all’ultima stagione dove si è sperimentato di  tutto. Arriveranno gli infortuni, i cali di forma come ogni stagione, i sostituti ci sono e devono essere all’altezza, giocare ogni sette giorni permette alla squadra di prepararsi adeguatamente sia per la parte fisica che tattica.

E? presto per dire dove questa squadra può arrivare, tre giornate di campionato sono poche per fissare degli obiettivi, tuttavia non è presto per capire invece con chi certi traguardi diventano possibili.