23 Ottobre 2023

Inter-Salisburgo, Inzaghi: “Diversi dubbi, ma Sanchez è pronto. Mkhitaryan: “Voglio restare, ma vedremo”

Le parole del tecnico e del centrocampista nerazzurro

Segui in diretta la conferenza stampa di Simone Inzaghi e Henrikh Mkhitaryan, alla vigilia della sfida di Champions League tra Inter e Salisburgo, in programma domani sera alle ore 18.45, a San Siro. Queste le sue parole:

MKHITARYAN

MOTIVAZIONI CHAMPIONS – “Non cambia niente giocare la Champions. Per noi ogni partita è importante. Anche sapendo che non abbiamo iniziato con la Real Sociedad, ma abbiamo fatto bene con il Benfica. Dobbiamo continuare il nostro percorso”.

PRIMO POSTO IN SERIE A – “Non cambia niente essere di nuovo in testa. Non guardiamo la classifica adesso e poi siamo in Champions. Siamo più carichi che mai. Abbiamo già dimostrato con il Benfica che vogliamo vincere queste partite e vogliamo dimostrarlo anche domani”.

RINNOVO – “Mi sento benissimo a Milano e all’Inter. Sto facendo il mio meglio per aiutare squadra e compagni. Io faccio il lavoro sul campo, fuori ci pensa il mio procuratore con la società. Però voglio rimanere e vedremo cosa succederà”.

RUOLO PIÙ DIFENSIVO – “Prima di venire all’Inter, parlando con il mister gli dissi che farò di tutto per giocare, poi la scelta sarebbe stata sua. Io faccio sempre tutto per giocare e per dare il 100%. In carriera non sono stato un giocatore difensivo, ma nel ruolo di mezz’ala sto facendo di tutto per aiutare la squadra in entrambe le fasi”.

APPROCCIO – “La prepareremo sperando di fare tutto per giocare la nostra partita. Il Salisbrugo è forte, lo abbiamo già incontrato durante la preparazione e non è stato facile. Però giochiamo in casa e vogliamo fare il nostro gioco, con i nostri tifosi e vincere. Poi penseremo alla Roma”.

SECONDA PUNTA – “Seconda punta? Non è la prima volta. Ho sempre giocato come trequartista in carriera. Se il mister mi vede lì lo farò, ma non mi cambia niente perché difendiamo insieme e attacchiamo insieme. Questo è quello che conta, il calcio si gioca di squadra e non con i singoli giocatori”.

INZAGHI

STATO DI FORMA – “L’Inter arriva bene a questa partita. Sabato abbiamo vinto una partita importante, non semplice. Domani è una partita importantissima, in un girone equilibrato. Bisognerà tenere alta la concentrazione, perché il Salisburgo non è semplice da affrontare e ha sconfitto il Benfica”.

THURAM – “Thuram ha della qualità già note a tutti. Cambiando campionato e paese ci potessero essere delle difficoltà d’ambientamento, ma lui è stato bravissimo, come i suoi compagni che lo hanno fatto subito sentire a suo agio. Ci sta dando ottimi risultati, ma è solo l’inizio. Deve continuare così, rimanendo concentrato com’è stato fin qui”.

FORMAZIONE – “Dubbi di formazione ne ho diversi. Avendo un giorno in meno, giocando di sabato e poi di martedì, ieri ho visto solo 10 giocatori, quelli non scesi in campo. Gli altri hanno fatto scarico. Qualcosa cambierò, perché le rotazioni devono essere un valore aggiunto. Giocando ogni 72 ore la fatica si farà sentire. Inoltre, ho tantissimi nazionali che hanno avuto viaggi e partite importantissime. Dovrò valutare tutti molto bene”.

SANCHEZ – “Sanchez è pronto, perché è un giocatore che ho voluto fortemente qua. Lui è voluto tornare con grandissimo entusiasmo e sta lavorando bene quotidianamente. Non ha fatto la preparazione ed è stato convocato due volte in nazionale. Non so se giocherà dall’inizio, ma sia lui che Arnautovic li abbiamo voluti. Marko aveva dimostrato di essere importante e Sanchez era già stato tanto tempo qui. Ci daranno tante soddisfazioni”.

THURAM-LUKAKU – “Thuram sta facendo ottime cose. A Lukaku ci penseremo poi. Ora siamo focalizzati sul Salisburgo”.

ESTERNI – “Per quanto riguarda i quinti, sono quelli che spendono più di tutti. Cercherò sempre di cambiarli. A partita in corso succede sempre per necessità. Purtroppo ci manca Cuadrado, che aveva fatto il primo mese molto bene. Per fortuna ho Darmian che ha fatto il terzo perfettamente l’anno scorso, ma per far rifiatare Dumfries può farlo e lo fa nel migliore dei modi”.

GIRONE – “Temo questa partita come tutte. Questa di più, perché in un girone così equilibrato sappiamo che ogni partita sarà molto importante. Ci vorrà grandissima concentrazione. I ragazzi lo sanno”.

SALISBURGO – “Il Salisburgo gioca bene a calcio, con un modulo molto aggressivo, anche se nel precampionato hanno giocato con un modulo differente. Sanno variare. Sono aggressivi che in posesso verticalizza su degli attaccanti fisici. Dovremo fare una partita da vera Inter”.

CONCENTRAZIONE – “La concentrazione deve essere sempre massima. Siamo primi in campionato e in Champions, ma ci sono ancora tantissime partite davanti. Dovremo essere bravi a guardare sempre al domani, sapendo che ogni avversario può crearti insidie”.

PERDITA VOCE – “Chiaramente mi capitava di pedere la voce e ora meno. Quest’anno solo una volta durante la settimana. Sto cercando di migliorarmi e ci sto lavorando”.

PAVARD – “Siamo contenti di Pavard, è un giocatore perfetto nel nostro sistema. Siamo molto contenti della scelta fatta. Poi ci sono determinate partite, come con il Bologna, dove si è spinto più in avanti. Con il Torino meno, ma veniva da una partita 3 giorni prima. Ho scelto di tenere Darmian, che in nazionale non aveva giocato. Però sono contento di quello che ci sta dando e continuerà a migliorare”.

LAUTARO PALLONE D’ORO – “Lautaro da pallone d’oro? Per me sì, sia per il percorso fatto che per i trofei vinti. Non credo che vincerà, ma si merita tutto quello che sta ottenendo e deve continuare così, lavorando giornalmente come sta facendo da quando è con me”.

SOMMER – “Con Sommer sono rimasti gli stessi principi di gioco di prima. Lo abbiamo scelto anche per questo, perché con i piedi è bravissimo. Si sta inserendo nei nostri principi. Anche Onana non era lo stesso a settembre rispetto a maggio. Onana anche è cresciuto con il tempo. Sommer ha ottime qualità tecniche e sta capendo i nostri principi così come Audero. Siamo contenti della scelta fatta”.

NAZIONALI AFFATICATI – “L’allenamento è differente dalle partite con le nazionali. Non ci sono viaggi e partite e chi è rimasto si è allenato nel migliore dei modi. Ad esempio, sabato ho inserito Klaassen, che si è allenato qua, rispetto a Sanchez che veniva da un viaggio con 6 ore di fuso. Un allenatore deve scegliere anche in base alla stanchezza fisica e mentale dei propri giocatori”.