19 Febbraio 2017

Telles: “La Juve è fortissima. Con l’Inter primi mesi ottimi. Mancini avrà sempre il mio rispetto”

Le parole di Alex Telles, ex giocatore dell'Inter, sulla Serie A e il suo passato in nerazzurro
intervista telles

Alex Telles, ex giocatore dell’Inter, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della sua avventura in nerazzurro e del suo presente al Porto che sfiderà la Juve in Champions: “La Juve è fortissima, da tempo domina in Italia e in Europa è arrivata in finale due anni fa. E la Champions non ha nulla a che vedere col campionato portoghese per livello ed esigenza. Però siamo pronti: siamo in un buon momento, la partita sarà combattuta e sarà decisa da un dettaglio, un errore, una giocata individuale. Sto benissimo. Prima a livello personale: Oporto è una città spettacolare, tranquilla, la mia famiglia è molto integrata, anche per questioni linguistiche, e la cosa mi aiuta anche in campo. E poi ho trovato un gruppo molto buono, c’è grande armonia e un allenatore che da fiducia e col quale si può sempre parlare. È un gran momento nella mia carriera. Gli assist? Sono un laterale: per noi sono come i gol per gli altri, è il nostro pane“.

I primi 6 mesi all’Inter sono stati ottimi , sia per me che per la squadra: io giocavo, e sinceramente quando arrivai non pensavo di poter avere tanta continuità, e l’Inter fino a gennaio era in testa al campionato. Poi è arrivato un momento di difficoltà, cosa che succede a tutte le squadre, Mancini ha voluto fare dei cambi e le cose non sono andate bene né per l’Inter né per me. Però Mancini per ciò che ha fatto per me avrà sempre tutto il mio rispetto“.

La Juve è troppo superiore, negli ultimi anni è così. Con l’Inter abbiamo fatto alcuni mesi molto buoni però poi siamo calati. Lo stesso in tempi recenti è successo alla Roma o al Napoli. La Juventus mantiene una regolarità impressionante che alla fine schianta gli avversari. Anche perché lavorano a lungo termine: la squadra ha sempre la stessa base e su quella base vengono fatti innesti importanti. Nelle altre squadre manca questa programmazione a 3-4 anni, c’è l’abitudine a cambiare rapidamente giocatori, allenatori, dirigenti. La Juve no, ha una sua linea di continuità, la segue e sta raccogliendo i frutti della sua pazienza. Brasile o Italia? Ancora no. Il telefono è lì, silenzioso. Io penso solo a far bene col Porto e sono sicuro che il mio momento arriverà. Ho solo 24 anni, qualcosa succederà. Non so chi mi chiamerà ma se continuo così qualcuno lo farà. Non chiudo nessuna porta: tutti sanno che il mio sogno sin da bambino è sempre stato la nazionale brasiliana però se dovesse chiamarmi l’Italia sarebbe un motivo di grande orgoglio“.

GLI AUGURI DELL’INTER AL CAPITANO MAURO ICARDI 

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Autore:
Martina Napolano

Nata a Napoli nel 1996, è laureata in Culture digitali e della comunicazione. Innamorata del calcio, ma soprattutto dell'Inter. Scrive per Passione Inter dal 2014. Appassionata anche di Formula 1, spera di poter avere la gioia di veder vincere la Champions all'Inter e il Mondiale a Leclerc nello stesso anno.