27 Gennaio 2015

Marcelo Brozovic: che giocatore è? Un identikit

Non basta un video, per quanto ben fatto, delle giocate migliori di un giocatore per tracciarne un profilo credibile e questo vale specialmente per i calciatori meno noti, che non militano nelle principali leghe europee. Marcelo Brozovic non è uno sconosciuto totale all’opinione pubblica come poteva invece essere Kovacic nel gennaio 2013: ha preso parte ai Mondiali brasiliani e da anni è stabilmente titolare nella Dinamo Zagabria, con la quale ha messo insieme anche 26 presenze nelle coppe europee, ma, unito al fatto che ha 22 anni e non 18 come il suo connazionale quando è arrivato a Milano, il suo è stato pure uno dei cognomi più chiacchierati d’Europa in ottica di mercato già da parecchi mesi a questa parte.

Tuttavia, oltre a un generico hype attorno al nome, sussiste una grande confusione sulle caratteristiche del ragazzo, sul suo ruolo preferito e, conseguentemente, sulla posizione che Brozovic occupa in campo. I paragoni si sono sprecati sui social network, arrivando anche ad accostamenti insensati, enormemente dissimili e palesemente in contrasto tra loro (Viera, Poli, Xavi…). Per mettere un punto sulla questione, abbiamo pensato di intervistare sul nuovo croato dell’Inter Francesco Federico Pagani, l’autore del conosciuto blog Sciabolata Morbida, nonché un esperto di scouting di di talenti calcistici e un gran conoscitore dell’attuale panorama dei giovani e giovanissimi di tutto il mondo (piuttosto che passione, lui definisce la sua come una “malattia”). Francesco ci ha gentilmente concesso il suo tempo per descriverci Brozovic molto più specificamente e molto più accuratamente di quanto sia uscito fino a ora sui media e le sue parole potrebbero riservare al lettore più di una sorpresa perché il ritratto che che ne ha fatto è piuttosto differente dagli identikit prêt-à-porter che stanno girando in rete in questi giorni…

Ciao Francesco e grazie per il tempo che ci stai dedicando. Partiamo dai concetti di base: che giocatore è Marcelo Brozovic’ Che caratteristiche ha e in che ruolo gioca? Su internet, in particolare Twitter, si stanno sprecando paragoni di ogni genere e tipo anche decisamente diversi tra di loro…

Come mi pare anche normale che accada: succede sempre così appena arriva un giocatore relativamente poco conosciuto, no? Partendo dal principio, per rispondere alla tua domanda, posso dirti che Brozovic è un giovane centrocampista croato classe 1992, come tutti sanno, ha doti spiccatamente offensive e io l’ho visto giocare in più posizioni diverse in mezzo al campo. Tuttavia, se devo sbilanciarmi, io direi che si tratta di un trequartista abile tecnicamente e che usa indifferentemente entrambi i piedi. Ha ottima visione di gioco, un bel tiro da fuori e attua una fase difensiva non proprio eccellente (diciamo che non è il suo forte) ma ha margini di miglioramento. Anzi, data l’età, direi che i margini di crescita li ha in generale e che non è ancora un giocatore maturo del tutto; può ancora crescere e svilupparsi ulteriormente, migliorando non poco. Comunque io lo definirei “rifinitore”, per utilizzare un aggettivo soltanto: un rifinitore che nella Dinamo Zagabria gioca principalmente dietro le punte, come dicevo.

In Nazionale invece l’ho visto giocare anche in altri punti del campo da gioco: con Modric, Kovacic e Rakitic contemporaneamente in campo in una sorta di rombo, Brozovic ha anche ricoperto la posizione di mezzala a fianco al numero 10 dell’Inter e dietro a Rakitic, con il giocatore del Real Madrid schierato come mediano di fronte alla difesa. Adesso non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che contro l’Italia, nello scorso confronto di San Siro, abbia giocato in mediana, a fianco allo stesso Modric in un centrocampo a due, proprio perché la Croazia era schierata con il 4-2-3-1 che, mi pare, sia il modulo che Mancini intende usare principalmente per la sua Inter da adesso in poi.

Un trequartista quindi. Ma che tipo di trequartista, considerando i vari tipi di interpretazione del ruolo che si possono avere? Per dire, Sneijder nell’Inter del Triplete aveva precisi compiti e caratteristiche, Boateng nel Milan tutt’altre, Pogba nell’attuale Juventus altre ancora, così come Oscar nel Chelsea dà una quarta versione possibile del ruolo… Insomma, che genere di mezza punta è Brozovic quando gioca dietro agli attaccanti?

Domanda molto azzeccata e pertinente perché molto spesso, nel calcio, siamo abituati a considerare la posizione in campo di un giocatore in maniera molto rigida, quasi come un dogma, con i calciatori che vengono valutati esclusivamente per quel che possono dare in quella determinata zolla di campo, mentre invece spesso il contesto è più fluido, per così dire. Brozovic, in particolare, non è un giocatore facilmente inseribile in una casella delineata, sarebbe limitante considerando il suo profilo; posso però dire che è più un trequartista di rifinitura, riagganciandomi a quello che stavo dicendo prima: sintetizzando, direi che è un uomo che ha nelle sue corde l’ultimo passaggio. Anzi, il suo plus nell’attaccare è proprio quello: il giovane croato, più che inserirsi senza palla come faceva un Boateng, è proprio l’elemento con buona visione di gioco che mette in porta i compagni, l’assist-man.

Finora, inoltre, non s’è dimostrato un gran bomber sotto porta ma l’età gioca decisamente in suo favore: può migliorare ancora tantissimo e diventare ben più efficace in fase realizzativa. Stiamo sempre parlando di un giocatore giovane che, ribadisco, ha ampi margini di crescita e decisamente non è un prodotto già fatto e finito, anche se può senz’altro già dire la sua.

Anche Brozovic ama ricevere il pallone sui piedi come Kovacic e ragionare sul gioco mentre ne è in possesso o è un giocatore di altro genere, diciamo “meno innamorato della palla” e più orientato a giocare a due tocchi come poteva esserlo Sneijder, per dire?

Direi che è un mix tra i due. Senza dubbio non ha la velocità d’esecuzione di Sneijder o la sua capacità di girarsi rapidamente da una situazione di spalle alla porta sapendo già cosa vuole fare ma allo stesso tempo porta meno palla di Kovacic e ama più del connazionale disimpegnarsi in pochi tocchi. Direi che è piuttosto una via di mezzo e che adatta il suo modo di giocare anche secondo la posizione che si trova a ricoprire in campo ma, tendenzialmente, ti direi che preferisce giocare in due/tre tocchi piuttosto che tenere a lungo il pallone. Poi capiamoci eh, sa anche conservare il possesso.

Dalle caratteristiche che stai elencando e da quel che ho potuto vedere le (poche) volte che l’ho visto giocare, possiamo fare anche noi il giochino dei paragoni che sta spopolando in rete e dire che somiglia all’Aaron Ramsey di tre o quattro anni fa? Ossia un giocatore non proprio in possesso di una chiarissima posizione in campo, con un’attitudine box-to-box spiccata, tecnicamente molto valido e bravo a fare più di una cosa…

Direi che questo è il paragone più azzeccato tra quelli sentiti finora, decisamente quello che mi piace di più. Sì, mi piace come raffronto, in effetti somiglia proprio al gallese e anche lui, all’inizio, era spiccatamente offensivo e un trequartista atipico. Poi, in quel contesto tattico, s’è dovuto adattare ai dettami di Wenger e s’è evoluto in un giocatore più completo, direi. Può succedere anche a Brozovic all’Inter, una bella scommessa per Mancini, senza dubbio.

Comunque, tornando un attimo a quella che è la situazione all’Inter, l’acquisto di Brozovic dovrebbe portare Kovacic a retrocedere in mediana, no? Lo stesso Mancini ha detto che potrebbe accadere.

È una soluzione percorribile direi, ma questa è una domanda che dovrei porre più io a voi che non il contrario, visto che seguite l’Inter e dunque siete ben più esperti di me sui nerazzurri. Comunque dipende tutto da Mancini e dove crede che sia meglio posizionare Kovacic e Brozovic per farli evolvere nella maniera desiderata… Brozovic lo vedo attualmente più sulla trequarti che non in una mediana a due ma, come dicevo all’inizio, si dà la possibilità che giochi anche più indietro. Direi che in una ipotetica gerarchia delle sue preferenze viene prima giocare da trequartista, poi da mezzala, quindi da mediano, posto che sa interpretare tutti questi ruoli o, almeno, ha già giocato almeno una volta in tutte queste posizioni.

Sarebbe secondo me interessante vederlo proprio come mezzala in un centrocampo a tre, con Kovacic a fare l’altro interno e Medel davanti alla difesa anche se, in generale, il rischio che si pesti i piedi col connazionale c’è ed è concreto. Anche qui starà a Mancini riuscire a farli coesistere senza che si limitino a vicenda ma, anzi, si completino e possano rendere al meglio. Il dubbio sull’acquisto di Brozovic che io nutro non è sul valore del giocatore in sé che io non discuto assolutamente, bensì sul fatto che fosse proprio quello il tipo di profilo che serviva di più ai nerazzurri…

Cosa serviva, secondo te?

Mah, direi un altro tipo di giocatore, rispetto a Brozovic. Qualcuno con più doti difensive, capace di sacrificarsi bene in copertura ma anche bravo a impostare l’azione e a giocare il pallone nello spazio. Chiaramente è un nome impossibile, ma penso servisse un profilo come quello di Xabi Alonso: giocatore difensivamente molto efficace ma in possesso di un gran piede e con un’eccezionale visione di gioco. Diciamo che forse sarebbe servito più un tipo di giocatore assimilabile al concetto di regista, ecco, anche se è vero che sul mercato uomini del genere sono rarissimi e, quelli che ci sono, di sicuro non costano poco.

Tuttavia capisco anche l’Inter, che preferisce prendere piuttosto che non comprare nessuno sul mercato: la società ha l’esigenza di alzare il livello di qualità in campo e mi pare che per il tipo di gioco che voglia fare Mancini, fatto di possesso palla e approccio offensivo, ci sia bisogno di parecchi elementi abili col pallone. In questo senso l’acquisto di Brozovic ha una sua logica. Però resta innegabile che il “prendere-prendere-prendere” può avere anche un suo lato negativo della medaglia che è ovviamente l’investimento sbagliato e l’acquisto di giocatori che poi si rivelano inutili.

Adesso vedremo se in questo 4-2-3-1 che vuole fare il mister nerazzurro giocherà più alto Kovacic o Brozovic… Senza però dimenticare che sono giocatori ancora giovanissimi e che possono evolvere in una direzione inattesa tanto quanto in quella sperata dall’allenatore: nessuno dice che Kovacic non possa diventare il nuovo Pirlo o che Brozovic non sia in grado di diventare un Lampard, per carità, entrambi hanno le qualità per riuscirci, ma allo stesso tempo non si può sapere se succederà davvero. Questo è il rischio coi giocatori di prospettiva e questa è la missione che attende il Mancio: far coesistere, evolvere e migliorare i due talenti croati.

Comunque, con la tua descrizione di Brozovic, viene quasi naturale pensare che siano a rischio cessione sia Guarin sia Hernanes, specialmente quest’ultimo.

Anche questo è un punto interrogativo che vorrei rivolgere io a voi. Di sicuro c’è che il brasiliano finora non ha ottenuto l’impatto sperato, tuttavia è arrivato appena un anno fa ed è costato parecchio, quindi credo che si cercherà di salvarlo e rilanciarlo in quanto patrimonio tecnico del club ma in realtà non ho proprio idea di cosa vorrà farne Mancini a lungo termine. Diciamo solo che io, al suo posto, ci andrei cauto prima di tagliare dalla rosa il brasiliano.

Tutta la redazione di PassioneInter.com tiene a ringraziare Francesco Federico Pagani per la cortesia, il tempo e la competenza messi a nostra disposizione.