16 Gennaio 2015

Mario Suarez: tutta la verità sul giocatore dell’Atletico Madrid

Come abbiamo già fatto per Lucas Leiva, la nostra redazione ha deciso di contattare un esperto di Liga e calcio spagnolo per tracciare l’identikit di un altro giocatore considerato da tempo tra gli obiettivi dell’Inter: il mediano dell’Atletico Madrid Mario Suarez. Il giocatore iberico, numero 4 dei Colchoneros, ha una storia arcinota: prodotto del vivaio rojiblanco, dopo un periodo di formazione durante il quale è stato prestato ad alcune squadre di Liga è tornato alla base e, dal 2010, è di stanza stabile al Calderon, anche se non stabilmente tra i titolari della mediana.

Per capire che tipo di giocatore sia e se ha delle caratterische confacenti ai bisogni attuali del centrocampo interista, abbiamo contattato Giuseppe Di Giovanni, ex SportItalia e attuale collaboratore de La Gazzetta dello Sport, segnatamente per l’edizione romana della rosea. Giuseppe è un vorace esperto di calcio europeo in generale e di fútbol iberico in particolare, con un occhio di riguardo per l’Atletico Madrid di Simeone, allenatore che il nostro stima tantissimo e che segue da molto vicino.

Ciao Giuseppe e grazie per il tempo concessoci. Entriamo subito nel vivo della questione, parliamo di Mario Suarez: che giocatore è? Che caratteristiche ha?

Grazie a voi! Allora, tanto per cominciare Mario Suarez non è un uomo d’ordine per caratteristiche. È un giocatore spagnolo che, per formazione e tradizione, ha un buon piede considerando lo standard italiano per quel ruolo e, probabilmente, è tecnicamente più dotato dei suoi omologhi attualmente all’Inter. Mi sento infatti di dire che ha più qualità dei vari Medel, Kuzmanovic, M’Vila (perlomeno quello di adesso) e compagnia cantante, tenendo però presente che viene dal calcio spagnolo e che “lento” per quelli che sono i tempi della Serie A; di sicuro è un uomo più box-to-box rispetto ai centrocampisti attualmente a disposizione di Mancini e ha un buon tiro da fuori anche se non segna molto. Tuttavia non credo che sia il profilo più adatto al Biscione e, di sicuro, non alle cifre che stanno circolando adesso, che sono pura follia. Stiamo parlando di un elemento che non gioca stabilmente titolare all’Atletico…

Perdonami se ti interrompo ma, seguendo un po’ l’Atletico, mi è parso che giocasse più spesso lo stesso Cebolla Rodriguez rispetto a Suarez, giusto? Il mediano non fa nemmeno parte di quel gruppo di giocatori che “entrano sempre” a partita in corso, no?

Assolutamente sì, Suarez non è un imprescindibile per Simeone. Inoltre il Cholo lo fa giocare solo in coppia con calciatori dai piedi più raffinati, come possono essere Tiago o Koke. Certamente Mario non è un regista, che è invece il tipo di giocatore di cui avrebbe, secondo me, bisogno l’Inter adesso. Dopo tutti i colpi importanti che sono stati fatti finora, come Podolski o Shaqiri (che, a mio parere, riscatta parecchi anni di investimenti sbagliati fatti sotto la gestione Moratti nonché l’operazione migliore dai tempi di Cambiasso a parametro zero), l’Inter non può permettersi, viste anche le ristrettezze economiche, di sbagliare l’acquisto per il centrocampo. Io penso che in questo senso Mario Suarez non sia l’investimento giusto, non alza l’asticella mentre invece la squadra di Mancini avrebbe bisogno di qualcosa per alzare il livello, non certo un nuovo comprimario.

Torno a ribadirlo, il Biscione ha bisogno di un regista, qualcuno dotato di geometrie, visione e piedi buoni; a onor del vero devo anche dire che non è proprio facile trovare un elemento simile sul mercato di adesso. In un ipotetico 4-2-3-1 con Mario Suarez al fianco di uno tra Medel, M’Vila o Kuzmanovic è facilmente prevedibile che il tutto si risolverebbe con la squadra spezzata in due tronconi e che, per inventare qualcosa, non potrebbe mai prescindere dalla contemporanea presenza in campo di almeno due tra Hernanes, Kovacic e Shaqiri, il che potrebbe alla lunga danneggiare lo stesso Podolski, che si troverebbe senza un posto in squadra. No, l’Inter ha bisogno qualcuno con qualità in mediana, non si scappa. Forse preferirei Lucas Leiva a Mario, ma alla fine nessuno dei due mi sembra adatto ai nerazzurri.

Tu sei sempre attento anche sulla Ligue 1 e, di recente, specialmente su Twitter, sembra tornato di moda tra i tifosi il nome di Thiago Motta…

No, no, no. Come caratteristiche andrebbe anche bene ma io non lo riprenderei mai. L’Inter non deve fare l’errore di comportarsi come il Milan e indurre in queste operazioni nostalgia che non portano assolutamente a niente. Quando mai hanno funzionato? I tifosi, probabilmente, si ricordano il giocatore di cinque o sei anni fa che, però, adesso non esiste più: Thiago Motta ha avuto un’involuzione secondo me notevole nel complesso, a fronte di qualche partita anche giocata bene, ma nell’insieme è un giocatore in declino. Poi non lo so cosa ci sia di concreto, ma io non lo riprenderei mai. Le minestre riscaldate non funzionano mai.

Chiarissimo. Un’ultima considerazione su Mario Suarez, per tirare le somme?

Presto detto. Alle cifre che girano è follia, anche se ci assestiamo sui 10 milioni per me rimane improponibile. L’Inter ha bisogno un profilo diverso per il suo centrocampo, quello di un regista. Serve un giocatore in grado di alzare il livello e fornire buoni palloni ai quattro che stanno là davanti. Penso sia tutto qui.

La redazione di PassioneInter.com tiene a ringraziare Giuseppe Di Giovanni per la cortesia avuta, la pazienza e il tempo che ci ha dedicato.

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