19 Settembre 2012

Stramaccioni: “Il Rubin Kazan è molto forte. Juan Jesus…”

Durante la conferenza stampa, alla vigilia del match di Europa League contro il Rubin Kazan, Andrea Stramaccioni e ritornato a parlare del post gara di Torino: “Molti hanno attaccato il mio modulo, ma io so che Inter ho mandato in campo. L’Inter ha interpretato una partita con un pressing altissimo, decidendo di lasciare ai centrali difensivi il 2 contro 2. Juan Jesus ha sopreso anche me. Ranocchia è una conferma per il calcio italiano. Voglio ricordare che abbiamo avuto il 62 % di possesso palla“.

Come riportato da Sky Sport 24, Stramaccioni ha precisato di non aver alcun problema con il termine provinciale: “Il giorno dopo la partita di Torino ho chiamato il mister Mondonico per scusarmi della mia reazione. Non ce l’avevo con la sua analisi tecnica, ma finchè sarò l’allenatore dell’Inter la difenderò sempre. Mi ha dato fastidio il taglio premeditato che si è voluto dare prima della partita”.

Il mister interista ha fatto il punto sulle condizioni fisiche degli assenti: Palacio accusa ancora i problemi avuti con la nazionale. Lo abbiamo testato nel pre partita di Torino, ma con il dottor Combi abbiamo deciso di non rischiarlo. Castellazzi manca per squalifica. Conto di far riposare qualcuno anche perchè poi c’è il turno infrasettimanale di mercoledì contro il Chievo.

Stramaccioni ha parlato anche dell’avversaria di domani sera: “Il Rubin Kazan è una squadra fortissima. Ho molto rispetto per loro. Ci tengo a precisare che 5/11 sono i giocatori che misero in difficoltà l’Inter nel match di Champions League del 2009. Ho rivisto questa partita un paio di volte.”

In chiusura c’è anche spazio per un piccolo ringraziamento ai tifosi nerazzurri: “Ci tengo a rigraziare i tifosi. Nonostante la stagione deludente dell’anno scorso, siamo la squadra con più abbonamenti in Serie A. Questo significa che c’è molto entusiasmo attorno alla squadra. Spero che sfateremo presto il tabù di San Siro. Il bello è che l’anno scorso le abbiamo vinte tutte in casa”.