21 Febbraio 2015

Zanetti: “Con Mancini mi sento più coinvolto. Ranocchia non deve sentirsi crollare il mondo addosso”

Javier Zanetti ha concesso una lunga e interessante intervista a La Gazzetta Dello Sport. L’incarico da vicepresidente, Ranocchia, Shaqiri e Osvaldo sono solo alcuni dei temi trattati dal Capitano. 

41 ANNI E NON SENTIRLI – “Non corro più tutti i giorni, ma 5 su 7 sì. E ogni tanto gioco a calcetto. Quanti minuti garantirei a Mancini? Un tempo ce la faccio ancora a giocarlo, dai”.

DA CAPITANO A VICEPRESIDENTE – “Fare il vicepresidente è un tantino più faticoso. Adesso lavoro più ore al giorno ed è più facile che mi cambino i programmi della giornata. La mia presenza alla Pinetina si è fatta più frequente ultimamente? Sì, è vero. Ma non è dovuto al cambio di allenatore. Io ho sempre risposto e rispondo alla società, indipendentemente da chi c’è in panchina. Nei primi mesi di vicepresidenza era previsto che facessi un Master alla Bocconi e stessi di più in sede”.

THOHIR E L’INGLESE – “Sono meglio io con l’inglese che Thohir con l’italiano, almeno spero. A 40 anni è dura imparare. Quando andavo a lezione coi bambini, all’inizio, mi sentivo uno scemo: loro imparavano subito; per me era come il cinese. Se ci sono rimasto male se all’inizio mi è stato proposto un contratto a tempo determinato? No, assolutamente. Questa è la filosofia di Thohir. Mi ha trattato come un manager. Quello che mi interessava era sentire la sua fiducia. E poi era normale: Moratti mi conosce da tempo immemore, lui no”.

I CAMBIAMENTI CON MANCINI – “E’ vero, mi sento più coinvolto da quando c’è lui. Io e Roberto ci conoscevamo già: è per questo motivo. Lui sembra un altro rispetto a quando mi allenava; adesso è più tranquillo ed è cambiato ance il suo modo di allenare. Ci confrontiamo spesso e, quando lo ritiene giusto, parlo coi giocatori. In particolare nei giorni difficili”.

SUL NUOVO CAPITANO – “Andrea ha dei valori e i suoi compagni lo rispettano per questo. Deve soltanto avere più fiducia nei propri mezzi. I compagni lo guardano e il rispetto te lo guadagni anche così”.

ICARDI – “Ho parlato anche con lui. Deve imparare… CONTINUA QUI.

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