28 Febbraio 2016

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Juventus-Inter

La vittoria della Roma e il difficile impegno di domani della Fiorentina con il Napoli possono essere due armi a doppio taglio in grado di dare un senso alla stagione dell'Inter o di stroncarne le ambizioni di Champions League: i nerazzurri sono infatti attesi da una Juventus in grande forma e hanno l'obbligo di vincere per restare in corsa per il terzo posto.
infortunio kondogbia

Era il primo novembre del 1897 e su una panchina di Corso Re Umberto, a Torino, una ventina di studenti del liceo classico ‘Massimo d’Azeglio’ decisero di fondare ufficialmente una squadra di football, che prese il nome di Sport Club Juventus; undici anni dopo, quando il calcio iniziava a proporsi seriamente come uno dei fenomeni sociali più importanti di quell’Italia di inizio secolo, 44 soci dissidenti del Milan Football and Cricket Club posero la prima pietra di quella che sarebbe diventata l’Internazionale. ‘Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle”, le parole impresse su una tela d’orgoglio la sera del 9 marzo 1908 dal pittore Giorgio Muggiani. Due eventi, distanti un decennio, ma destinati ad accompagnare l’Italia in un secolo controverso, colmo di storia, rivalità, lotte politiche, guerre, arte; un secolo di gioie e delusioni, fondate troppo spesso sulla sconfitta o sul trionfo del nemico e troppo raramente sulla soddisfazione per se stessi. Juventus-Inter è un po’ tutto questo, e inquieta ma allo stesso tempo affascina pensare che in cento anni di calcio le cose non siano mai cambiate“. (dall’articolo “Sgranate gli occhi: è il derby d’Italia!“)

LA STORIA – Juventus-Inter è la partita che si è giocata più volte in Italia (i nerazzurri non sono mai retrocessi e i bianconeri hanno disputato una sola stagione in B nel post-calciopoli): nei 111 match tra Coppa Italia, Supercoppa e Serie A, ben 72 volte hanno avuto la meglio i padroni di casa, a fronte di 20 pareggi e 19 vittorie dell’Inter. Tantissimi sono i gol realizzati della Juventus (191), nella media di quasi uno a partita quelli segnati dagli ospiti (96). Il successo più rotondo per la Vecchia Signora è il 9-1 del giugno 1961: ad aprile la gara era stata interrotta per problemi di ordine pubblico con la conseguenza di uno 0-2 a tavolino per l’Inter; ma il Caf accolse un reclamo della Juventus preferendo una ripetizione del match, scelta criticata da Helenio Herrera, il quale rifiutò di schierare la formazione titolare. Memorabile invece fu la vittoria dei nerazzurri in Superocoppa il 20 agosto 2005, grazie ad un gol nei tempi supplementari di Veron. L’ultimo successo della Beneamata è il 3-1 maturato nel novembre 2012: una doppietta di Milito e il gol di Palacio punirono una Juventus imbattuta da oltre un anno e resero giustizia per un arbitraggio al limite del ridicolo. A tal proposito ci pare inutile rammentare lo Juventus-Inter del 1998: passano gli anni ma la rabbia no.

IL PRESENTE – Da troppi anni, però, non si assiste a un duello tra Juventus e Inter fino alla fine del campionato per un obiettivo importante. In attesa di un ritorno alle vecchie abitudini, agli interisti tocca assistere alle rispettabili performance dei nemici bianconeri in Italia e in Europa: come riportato da tante testate giornalistiche straniere, ciò che colpisce di questa Juventus è la capacità di venir fuori bene da fasi complicate di partite difficilissime. Contro il Bayern, con gli ospiti in vantaggio di due gol e assolutamente padroni del campo, sono bastati due guizzi e tanto cuore per rimettere in piedi il discorso qualificazione; contro il Napoli, in un match che di sicuro i bianconeri avrebbero meritato più di perdere che di vincere, il gol di Zaza allo scadere ha ribaltato completamente i pronostici sullo scudetto. Così i nerazzurri, che vengono da una importante boccata d’ossigeno ai danni della Samp, dovranno dar fondo a tutte le energie fisiche e mentali per fronteggiare quella che al momento sembra una corazzata. Ma, come abbiamo detto in apertura, quella di questa sera appare davvero come un ultima spiaggia, dato il momento di grazia della Roma e la costanza di una Fiorentina sempre presente.

LE ULTIME – Per Juventus-Inter Roberto Mancini può contare anche sull’apporto di Kondogbia: il ricorso presentato dalla società nerazzurra per l’espulsione rimediata al ‘Franchi‘ due settimane fa è stato infatti accettato. Il tecnico di Jesi è dunque orientato a schierare una mediana muscolare e rocciosa, con lo stesso ex Monaco, Medel e Felipe Melo. La grande novità è il modulo: dal 4-4-2 o 4-2-3-1 delle ultime uscite si passerà a un 3-5-2, provato per quasi tutta la settimana. I due esterni saranno Telles e D’Ambrosio, a meno di un cambio dell’ultimo minuto con Biabiany, mentre davanti ad Handanovic con Miranda e Murillo giocherà Juan Jesus. In avanti, dato lo schieramento tattico e l’assenza di uomini di qualità in mezzo al campo (Brozovic è squalificato), sarà difficile vedere dal primo minuto ancora Eder e Icardi: favorito dunque Palacio, più mobile del brasiliano e più capace di cucire gioco fra i reparti. Dunque andranno in panchina i vari Biabiany, Ljajic, Perisic, Eder e Jovetic.
Mister Allegri recupera Chiellini, ma ha perso Marchisio nella gara di Champions contro il Bayern Monaco e, ovviamente, deve rinunciare al lungodegente Caceres. Nonostante il difficile impegno contro i tedeschi, però, l’ex allenatore del Milan è deciso a schierare la migliore formazione possibile, favorito dal vantaggio abissale nella semifinale di Coppa Italia (nel ritorno di mercoledì a San Siro potrà quindi schierare le ‘seconde linee’): così è confermatissimo il 3-5-2 con Buffon in porta, Chiellini, Bonucci e Barzagli a comporre la linea arretrata, Lichtsteiner e Alex Sandro sulle fasce, Khedira e Pogba mezzali, l’ex Hernanes davanti alla difesa e il tandem Mandzukic-Dybala in avanti. Pronti a subentrare Evra, Cuadrado, Morata e Pereyra. Appuntamento allo Juventus Stadium alle 20.45 per Juventus-Inter: è pronto il sipario per un altro derby d’Italia.