5 Aprile 2024

Il prossimo rigorista dell’Inter che può sfidare Calhanoglu

Inzaghi ha bisogno di nuovi specialisti dagli 11 metri

Ammonta a 16 il numero dei rigori che sono stati concessi all’Inter sino a questo momento della stagione tra tutte le competizioni. Di questi, 14 sono stati trasformati dai nerazzurri mentre 2 non sono andati a buon fine. Ciò significa che la squadra di Simone Inzaghi ha complessivamente messo a segno l’87,5% dei tiri calciati dagli 11 metri.

Una statistica, però, che va sicuramente approfondita. Innanzitutto va ricordato che 9 rigori sono stati eseguiti e trasformati da Hakan Calhanoglu, cecchino infallibile dal dischetto con zero errori commessi. Lo segue Lautaro Martinez che su 5 rigori ne ha realizzati solamente 3 e sbagliati 2. Chiude la classifica Alexis Sanchez con 2 gol su 2 tentativi.

Il centrocampista turco da questo punto di vista rappresenta una garanzia per tutta la squadra, mentre in sua assenza le cose iniziano a complicarsi. Con qualche specialista in più in squadra con la freddezza di Calhanoglu, ad esempio, l’Inter avrebbe potuto evitare di uscire di scena dalla Champions League agli ottavi nella batteria finale dei rigori contro l’Atletico Madrid. In quell’occasione, su cinque rigori calciati, solamente l’ex Milan e Acerbi hanno fatto centro, a differenza di Sanchez, Klaassen e Lautaro.

Parliamo di un fondamentale in cui, oltre all’allenamento, a fare la differenza sono anche due fattori: doti naturali del calciatore e grande tenuta mentale nel duello con il portiere avversario. Per cui, soprattutto grazie al mercato e a nuovi innesti il club nerazzurro potrebbe mettere a disposizione di Simone Inzaghi quanti più specialisti possibili.

Il primo, in realtà, l’Inter lo ha già bloccato gratis per la prossima estate. Parliamo di Piotr Zielinski, centrocampista del Napoli in scadenza di contratto che dagli 11 metri ha numeri incoraggianti. Su un totale di 7 rigori calciati in carriera ha segnato 6 volte e commesso un solo errore.

Un nome spendibile, poi, è quello di Albert Gudmundsson. Obiettivo numero uno dei nerazzurri per l’attacco, l’islandese è diventato il rigorista del Genoa. In questa stagione ha messo a segno complessivamente 3 rigori su 4, mentre considerando tutta la carriera il numero dei tiri vincenti sale a quota 16 contro 3 soli errori.

Nonostante gli 8 rigori sbagliati in tutta la sua avventura calcistica, Domenico Berardi – altro possibile obiettivo dell’Inter – rimane tra i migliori specialisti in Italia. Dagli 11 metri, tra Sassuolo e Nazionale Italiana, l’attaccante ha realizzato in carriera ben 54 tiri dal dischetto. Chi è riuscito a far meglio è Ciro Immobile, attualmente a quota 77 rigori segnati contro 16 errori. L’attaccante della Lazio, in calo in quest’ultima stagione, potrebbe riabbracciare Inzaghi in nerazzurro in caso di addio dalla Capitale.

Chiudiamo l’elenco con un calciatore uscito momentaneamente dai radar interisti, ma che lo scorso anno è stato seguito con molta attenzione. Si tratta di Riccardo Orsolini, esterno offensivo che può essere considerato a tutti gli effetti uno specialista dagli 11 metri con 16 tentativi riusciti e 2 andati male.

Dando uno sguardo fuori dall’Italia, aggiungiamo altri tre profili che vanno considerati come tre reali obiettivi dell’Inter, ma che nell’ottica di un quinto attaccante ‘low cost’ potrebbero fare al caso dei nerazzurri soprattutto per la capacità dal dischetto.

Il primo è Vincenzo Grifo, attaccante italiano di proprietà del Friburgo. Nella stagione in corso è stato praticamente perfetto con 8 reti su 8 tentativi dagli 11 metri. Allargando lo sguardo a tutta la carriera, invece, sono 38 i rigori segnati e 5 gli errori.

Segue un altro specialista come Ben Yedder. Il capitano del Monaco complessivamente ha gonfiato la rete 47 volte dal dischetto e commesso solo 6 errori. Chiude Andrej Kramaric, peraltro vecchio obiettivo dei nerazzurri, con 52 rigori segnati in carriera e 7 segnati. Qualora l’Inter decidesse di mettere a segno un colpo ‘alla Arnautovic’, chissà che uno tra questi non posso tornare davvero utile.

Una classifica che non vede per ovvie ragioni Romelu Lukaku, ottimo rigorista ma fuori da ogni logica futura dei nerazzurri per via dei rapporti definitivamente compromessi.