10 Dicembre 2020

ESCLUSIVA – Biasin: “A Conte è mancato coraggio, ora lo scudetto è un obbligo. Eriksen? Non puoi metterlo a 10′ dalla fine. La polemica a Sky…”

La redazione di Passione Inter ha intervistato in esclusiva il giornalista e noto tifoso nerazzurro dopo l'eliminazione dalla Champions League
biasin inter

La rabbia all’indomani dello 0-0 contro lo Shakhtar, che ha sancito l’eliminazione dalla Champions League, è ancora tanta. Per analizzare quanto successo ieri a San Siro, per capire quante responsabilità vanno attribuite a Conte e per fare il punto sulla stagione nerazzurra, la redazione di Passione Inter ha contattato in esclusiva il giornalista Fabrizio Biasin.

Antonio Conte, Getty Images

Fabrizio, uno 0-0 che fa ancora male…

“C’è grande amarezza ma c’è anche un pizzico di rabbia. Si tratta a tutti gli effetti di un’occasione mancata, la squadra aveva veramente tutto per andare avanti in Europa. Se non ce l’ha fatta lo deve addebitare a sé stessa. La squadra è stata costruita bene e aveva tutte la carte in regola per fare questo passo in avanti che aspettiamo da 3 anni”.

Quante “colpe” ha Conte?

“Premesso che l’Inter è una cosa sola e tutti hanno sbagliato qualcosa, è chiaro che anche Conte ha le sue responsabilità. Io credo che lui abbia scelto di portare avanti la sua idea di calcio, lo ha fatto anche ieri scegliendo la sua squadra. Facendo questo però ti metti davanti ad un bivio: quello degli elogi, in caso di vittoria, quello delle critiche, anche forti, in caso di mancata qualificazione. Ieri la squadra di Conte ha tradito, in un’occasione dove pareggio e sconfitta non fanno differenza ma devi solo vincere, un tecnico bravo come Conte doveva avere coraggio di andare oltre il suo credo calcistico. Doveva provare a mettere in campo il giocatore dell’Inter con più esperienza a livello europeo che invece è stato limitato a giocare solo 10 minuti nella fine. Questo non è perdonabile”.

Il riferimento è chiaramente ad Eriksen. Un peccato anche per quello che ha fatto vedere in quei pochi istanti…

“È stato un filo maltrattato nell’ultimo mese eppure ha dimostrato di avere tutto l’interesse per fare il bene dell’Inter. Ha fatto l’Eriksen, ha tirato due volte in porta, ha tirato ottimi calci d’angolo e ci ha messo tutta la buona volontà di questo mondo. Non dico che doveva partire titolare ma per come si era messa la partita, anche quella di Madrid, un giocatore come Eriksen non può giocare 10 minuti”.

E se Conte dovesse vincere lo scudetto? Non basterebbe?

“Certo che sì! Se l’Inter riuscisse a vincerlo, e le possibilità ci sono tutte, dimenticheremmo questo brutto momento ma oggi lo stiamo vivendo. Adesso non possiamo far finta di niente. Ora non è più un ‘proviamo a vincere’ ma ‘bisogna vincere'”.

Da giornalista, qual è il tuo pensiero sul siparietto a Sky con Capello e la Bilò?

“Non deve essere semplice per un tecnico essere punzecchiato ma è anche vero che in un certo modo ti sei messo nelle condizioni di essere attaccato. Ieri ha sbagliato, io credo che lui lo sappia. Da persona intelligente non devi contrattaccare ma accettare la critica. Non tutti devono essere i Gattuso della situazione che si prende tutte le responsabilità ma neanche dire che lo Shakhtar è venuto a Milano a fare la partita in difesa che non va bene. Da Conte ci si aspetta di più, ha un tipo di curriculum e ci si aspetta che sia anche meno nervoso in determinate situazioni perché rappresenti te stesso ma anche l’Inter”.

LA REDAZIONE DI PASSIONE INTER RINGRAZIA FABRIZIO BIASIN PER LA DISPONIBILITA’ CONCESSA

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