9 Aprile 2021

GdS – I cinque elementi che compongono la grande bellezza dell’Inter

Complicità tra i reparti, gioco in verticale e un'armonia dello spogliatoio che non si vedeva da tempo

Antonio Conte (@Getty Images)

Conte Inter

“Il bel gioco? Noi abbiamo fatto delle partite, soprattutto in Champions League. Però siamo usciti alla fine e nessuno ha notato la cosa. Ora noi non trascuriamo l’estetica, ma se arriva bene, ma l’importante è che arrivi lo Scudetto. Se ci piace l’estetica ci faremo un lifting a fine gara”. Il messaggio che Antonio Conte con queste parole ha voluto lanciare al termine dell’ultimo incontro vinto lo scorso mercoledì contro il Sassuolo, è stato più che chiaro. Ed era pure inevitabile che prima o poi alla sua squadra iniziassero ad essere rivolte certe critiche, anche se probabilmente ci si dimentica la grande impresa che potrebbe realizzare la sua squadra vincendo la Serie A dopo nove anni di dominio della Juventus.

Questa mattina, andando incontro alle dichiarazioni del tecnico leccese, La Gazzetta dello Sport ha sottolineato i cinque elementi che in realtà hanno composto la grande bellezza dell’Inter. Partendo ovviamente da chi per il secondo anno consecutivo si sta confermando una delle migliori coppie d’attacco in Europa, vale a dire la Lu-La. I gemelli del gol dopo l’ultimo turno sono arrivati a quota 36 marcature in due in campionato sorpassando le 34 reti di Serena-Diaz nell’anno dei record con Trapattoni in panchina.

Lukaku Lautaro

Lukaku e Lautaro (@Getty Images)

Secondo elemento riguarda la difesa che ha quest’anno consegnato a Conte la nuova ‘BBC’. Skriniar-de Vrij-Bastoni, un ritornello sentito spesso negli ultimi mesi che ha dato tanti soddisfazione allo stesso allenatore, per la felicità di Samir Handanovic. Il gioco in verticale è poi un altro aspetto che va evidenziato. Il gol siglato da Lukaku contro il Sassuolo, postato su Instagram dal tecnico leccese, è arrivato infatti a seguito di un’azione corale con tocchi di prima e un’apertura a memoria di Lautaro a liberare la corsa di Young sulla sinistra. Quel bel gioco che tanto viene criticato ai nerazzurri e che invece la squadra fa vedere spesso in campo.

Quarto elemento è l’armonia dello spogliatoio. Sembrano essere lontanissimi i tempi in cui Icardi litigava coi compagni, perché adesso anche chi ha giocato meno come Sanchez o Kolarov, è il primo ad esultare per una vittoria ottenuta dal collettivo interista. L’ultimo fattore è quello che la rosea definisce il nuovo regno, vale a dire raggiungere quanto prima il traguardo tanto atteso per poter arrivare allo scontro diretto con la Juventus già da campioni e rendere amichevole una partita che negli ultimi anni è stata spesso un incubo.

SUNING PUO’ RISANARE L’INTER IN DUE FASI >>>