2 Gennaio 2021

Inter-Crotone, Conte in conferenza: “Incontro con la società? È giusto che rimanga privato. Su Nainggolan…”

La conferenza stampa di Conte alla vigilia della prima sfida del 2021

Antonio Conte in conferenza

conferenza Conte Inter

L’Inter è pronta ad inaugurare il 2021 ospitando domani alle 12.30 a San Siro il Crotone di Giovanni Stroppa. La squadra nerazzurra cercherà l’ottava vittoria di fila in campionato contro la neopromossa, penultima in classifica, per iniziare al meglio il nuovo anno. Come di consueto Antonio Conte presenterà in conferenza stampa il match, rispondendo alle domande dei giornalisti. Di seguito la diretta testuale curata da Passione Intermentre in occasione della gara di domani, sui nostri canali YouTube e Twitch, vi offriremo la cronaca e live reaction in diretta più tutto l’ampio approfondimento postpartita.

Conte Inter

Antonio Conte, Getty Images

Inter-Crotone, Antonio Conte in conferenza stampa

Che tipo di gara sarà – “Ci dobbiamo aspettare una partita impegnativa come penso lo siano tutte in Serie A. Affrontiamo una squadra galvanizzata dall’aver chiuso l’anno passato con una promozione e ottenuto una vittoria nell’ultima partita, quindi bisognerà fare molta attenzione. Ripartire dopo le feste è sempre una grande incognita, però sappiamo l’importanza di continuare la serie positiva che stiamo tenendo”.

Aspettative – “Noi non dobbiamo lanciare messaggi ma confermarci tra le squadre che devono provare a vincere. Dobbiamo continuare ad essere credibili e stare tra quel gruppetto di squadre che possono lottare per vincere”.

Incontro con la dirigenza – “Quando giochi nell’Inter hai il dovere di credere di lottare fino alla fine per cercare di raggiungere sempre il massimo. Per quel che riguarda eventuali incontri che ho avuto con la società è giusto che rimangano privati e ci sia sempre rispetto nei confronti di tutti”.

+9 sulla Juventus – “Ciò che è emerso in maniera chiara è che in questo campionato c’è molto più equilibrio rispetto agli scorsi. Non ci sono partite facili, te le devi sudare tutte. È un campionato dove alla fine emergeranno valori come lavoro, organizzazione e tutti quegli aspetti che poi portano a primeggiare e vincere”.

Nainggolan – “È inutile tornare su argomenti passati e su giocatori che non fanno più parte dell’Inter. Auguro a Radja le migliori fortune per questa seconda parte di stagione, lo salutiamo e lo abbracciamo con affetto”.

Inter a sua immagine – “Dopo un anno e mezzo di lavoro insieme la squadra ora si può permettere anche varianti a partita in corso. Diverse volte abbiamo giocato anche con Sanchez dietro le due punte, ad esempio. Ora sicuramente possiamo permetterci delle varianti durante la partita, poi è importante che i concetti base non subiscano delle variazioni anche in caso di momenti in cui c’è bisogno di un po’ più di improvvisazione. Noi sappiamo che quello che abbiamo fatto ce lo siamo costruiti su determinate basi e soluzioni che oggi conoscono tutti i calciatori”.

Consapevolezza della propria forza – “Innanzitutto colgo proprio l’occasione per salutare mister Trapattoni che è stato un secondo padre per me, dato che è da un po’ che non lo sento, e gli faccio anche gli auguri di buon anno. Detto questo lui ha fatto cose importanti ed è nella storia dell’Inter visto che ha vinto con il record di punti. Non oso assolutamente paragonarmi a lui perché stiamo parlando di un’icona calcistica, ma al tempo stesso spero di fare qualcosa di importante come ha fatto lui”.

Vidal – “Quando è entrato a Verona ha giocato nella sua posizione, poi magari cambia qualcosa in fase di non possesso. La posizione di Arturo però è sempre quella di interno di centrocampo: è bravo in fase difensiva e ad attaccare, quindi ha giocato sempre lì”.

Ulteriore step di crescita – “Io sono uno che chiede sempre tanto ai miei calciatori. Ognuno, finché ha la capacità di giocare, ha la possibilità di migliorare sotto tutti i punti di vista. La mia richiesta quindi è sempre quella di migliorarsi, da un punto di vista tecnico-tattico, di mentalità e di gestione complessiva. Io chiedo sempre di guardare all’eccellenza, perché per fare qualcosa di straordinario bisogna essere persone straordinarie”.

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