19 Gennaio 2017

Inter, impara dal passato: la pazienza è la virtù dei forti

I nerazzurri sembra abbiano capito che la fretta non aiuta a valorizzare i giocatori ed ha invertito la tendenza, anche per non commettere nuovamente errori madornali

La pazienza è la virtù dei forti, recita un famoso proverbio; l’Inter forte lo vuole diventare e. da questo punto di vista, pare abbia imparato anche ad essere paziente. La fiducia incondizionata elargita a Kondogbia, Gabigol e Brozovic sta lentamente dando i suoi frutti. Evidentemente i nerazzurri vogliono evitare errori madornali compiuti già in passato, come sottolinea Il Giornale, evidenziando gli orrori di mercato della storia dell’Inter:

“L’esempio più recente è quello di Jovetic, che all’esordio in Liga con il Siviglia ha messo la parola fine all’imbattibilità del Real Madrid; solo l’ultimo di una sequela di giocatori divenuti, poi, veri e propri rimpianti. Se per Kovacic il discorso sussiste a metà, visto che il croato sta lentamente integrandosi nel Real Madrid, lo stesso non si può dire per Coutinho: arrivato all’Inter nel 2010, ceduto nel 2013 dopo 28 presenze, 3 gol e le vittorie di Supercoppa italiana, Coppa Italia e Mondiale per Club, venne venduto al Liverpool per 13 milioni di euro, club dove è diventato un punto fermo. E che dire di Pirlo e Seedorf, entrambi passati da una parte all’altra del Naviglio andando a costruire una formazione invincibile al Milan? Se si torna indietro con la mente non si possono non citare i casi di Bergkamp, spedito in fretta e furia all’Arsenal dopo due anni e una Coppa Uefa in nerazzurro; Roberto Carlos, ceduto al Real Madrid dove vinse tutto dopo un solo anno sotto la Madonnina e con una minusvalenza addirittura di tre miliardi di lire a bilancio e Sammer, che nell’Inter giocò poco (11 presenze e 4 reti) prima di trasferirsi al Borussia Dortmund e vincere, Pallone d’Oro compreso. Un elenco di rimpianti nel quale vanno inseriti Fabio Cannavaro, svenduto alla Juve e poi diventato anche lui Pallone d’oro e, più di recente, quel Leonardo Bonucci icona bianconera ma prima fuoriclasse dell’Inter Primavera”.

TOP E FLOP DELLA 20^ GIORNATA