28 Agosto 2018

CdS – Inter nuova, vecchi fantasmi: ritornano fuori i soliti problemi dei nerazzurri

Il Corriere dello Sport di oggi analizza punto per punto tutte le solite, vecchie problematiche dell'Inter

Debolezza mentale. Caso portiere. Difesa… indifesa. Il confronto. Sono quattro i piani di cui si avvale il Corriere dello Sport di oggi per descrivere la situazione dell’Inter, nei cui ambienti già si respira un’aria pesante che potrà essere alleggerita solo dall’ottenimento dei tre punti, a partire dalla prossima partita.

Basta andare incontro alla minima difficoltà affinché i nerazzurri perdano consistenza. Sintomo di una condizione mentale che l’Inter non è riuscita a levarsi di dosso nemmeno dopo la qualificazione in Champions League ottenuta qualche mese fa a discapito della Lazio, peraltro superando gli uomini di Inzaghi in rimonta. Allora la tenuta psicologica dell’Inter pareva essere ben collaudata, ma le prime due partite del 2018-2019 hanno smentito questo sentore. Le pressioni ora per l’Inter si fanno maggiori, ma non è aumentata la leadership in campo. Come ha dimostrato il cedimento strutturale nerazzurro dopo l’errore di Handanovic sul 2-1 di Belotti.

E qui ci colleghiamo per introdurre il secondo fantasma che costantemente aleggia sull’Inter. Il portiere. Che spesso, nella sua esperienza interista, è risultato decisivo con parate fuori dal normale, ma che alle volte ha lasciato a desiderare con errori altrettanto dal di fuori della consuetudine. Nelle prossime gare Handanovic (che dal 2012, cioè da quando è arrivato all’Inter, si porta sul groppone l’eredità di Toldo e Julio Cesar) sarà un osservato speciale.

I gol non li prende solo il portiere, però. Ecco perché Spalletti dovrà riorganizzare anche l’intero reparto difensivo, apparso a tratti in apnea sia con il 4-2-3-1 visto all’opera contro il Sassuolo che con il 3-4-2-1 adottato contro il Torino. Dopo due partite i gol presi sono già 3. L’anno scorso, a quest’ora, se n’era subito solamente uno. Il problema, in ogni caso, sembra più di ordine tattico, a prescindere dalla presenza o dall’assenza di Miranda piuttosto che di Skriniar.

C’è sicuramente stato un confronto in spogliatoio, alla ripresa degli allenamenti all’indomani della sconfitta col Torino, visto l’annullamento del giorno di riposo che invece era previsto. Spalletti non intende fare processi sommari, ma cercare di risolvere i problemi. Gli errori più gravi commessi dai singoli e dal gruppo saranno analizzati in video, sul campo si cercherà di mettere tutto a posto sul lato pratico, oltreché sviluppare quella tenacia e quella determinazione che poco si è vista contro Sassuolo e Torino.

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