Candreva: “Ho scelto l’Inter perché è un club vincente. Bilancio dei primi mesi? Non positivo”
Le parole di Antonio Candreva sui suoi primi mesi all'Inter e sull'obiettivo Champions League
Martina Napolano
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“La Champions è l’obiettivo principale perché un top club come l’Inter deve ambire a obiettivi importanti. Tutti insieme dobbiamo ambire a questo traguardo. E’ un’esperienza nuova, è un proprietà diversa da quelle che ho avuto in passato però è una proprietà che è molto vicina alla squadra, sia agli allenamenti che la domenica. Li sentiamo vicini a noi. La proprietà vuole fare dell’Inter uno dei club più vincenti al mondo? Penso che quando diventi proprietario di una grande squadra come l’Inter bisogna essere ambiziosi: noi giocatori dobbiamo seguirli in questa direzione. Io ringrazio Suning, sono stato il loro primo acquisto e sono onorato di questo. Ora tocca a me dimostrare che qui posso stare qui per molto tempo”.
“Penso che bisogna accettare la scelta di Mancini. Poi è arrivato mister de Boer che ha lavorato con intensità e con voglia di migliorarci ma purtroppo siamo figli dei risultati che non sono arrivati e lui ha pagato. Ora con Pioli abbiamo una nuova identità e speriamo che sia quella giusta. Stiamo cercando di costruire un gruppo vincente per cercare di raggiungere la Champions League. Quando non arrivano i risultati poi escono fuori cose che vanno interpretate. Lavoravamo bene, avevamo un’identità che a volte in alcune parte veniva a mancare. Nel calcio però contano i risultati e in quel periodo sono stati negativi. Per quello che si è detto e scritto su me e Pioli si è andati oltre alla verità. Lui scelse Biglia come capitano ma il gruppo prese quella decisione in maniera positiva. C’è stato subito il chiarimento e poi è iniziato il campionato ed è finita lì. Quando è arrivato all’Inter sono stato contento perché sapevo che il mister è molto preparato. Alla Lazio abbiamo raggiunto degli ottimi risultati ed ero contento perché sapevo che avrebbe potuto dare una grossa mano all’Inter. Lavoriamo molto con lui, studiamo parecchio gli avversari e prepariamo al meglio le sfide”.