16 Ottobre 2014

Handanovic:”Noi da terzo posto, dobbiamo solo aspettare. E su Kovacic, Mazzarri e Palacio…”

Intervista Handanovic

Intervista Handanovic

Intervista Handanovic

Samir Handanovic, portiere dell’Inter, ha analizzato l’attuale momento della sua squadra che in campionato non si esprime al meglio e sta attraversando uno strano periodo.

Intervistato da Silvia Vallini, di SkySport24, lo sloveno ha dato la sua opinione su vari temi di seguito elencati:

SOLUZIONE ALLA CRISI – “Il lato fisico e mentale sono collegati, si migliora con il trascorrere dei giorni, allenandosi e giocando. Purtroppo non si può aggiustare tutto dal giorno alla notte. Noi ci alleniamo su tutto, ma a volte ci sono periodi in cui non va e non riesci a cambiare le cose neanche forzando. Devi solo aspettare, lasciar passare tutto come fosse un fiume e continuare ad allenarti”.

INTER DA 3° POSTO – “Se migliora la condizione fisica migliora anche quella mentale. La nostra rosa non è inferiore a quella di chi lotta per il terzo posto. Ma nelle ultime due partite non lo abbiamo dimostrato. Le chiacchiere servono a poco ed il campionato è lungo…”.

SU MAZZARRI – “E’ normale che Mazzarri venga criticato. Tutti vengono criticati quando non vinci e non giochi bene. E’ normale, invece, che quando sei nello stesso posto da 5 anni hai tempo, conosci i giocatori e l’ambiente. Noi abbiamo perso compattezza rispetto all’inizio, quando la squadra si allunga emergono i problemi. Ciò che succede nel calcio non è casuale, bisogna ripartire dalle cose semplici”.

SU KOVACIC – “Con Mateo ci siamo visti ieri, siamo insieme in camera quando giochiamo in casa. Lui è forte ma gli serve ancora esperienza, deve cambiare cultura del lavoro. Ha un grandissimo talento ma anche margini di miglioramento”.

SERBIA-ALBANIA – Non poteva mancare un commento sulle immagini riguardanti l’incontro tra Serbia ed Albania:”Penso che non sia la prima volta che nei Balcani accade una cosa del genere. La gente non riesce sempre a controllare le emozioni, alcuni non hanno nulla da perdere e sono facile preda per gli altri. Il problema è a priori, non bisogna mettere squadre a rischio nello stesso gruppo“.

SU PALACIO – Rodrigo è fondamentale per noi, allunga le difese avversarie e anche gli altri giocatori guadagnano tempo in campo”.

SUL PROGETTO INTER – “Tutti i giocatori hanno voglia di vincere, che abbiano 30 o 20 anni. Io mi sento maturo e carico, sono in un grande club, ci vuole tempo per riportare l’Inter sul giusto binario”.

SUL NAPOLI – Infine, la chiusura è dedicata alla partita di domenica sera contro il Napoli:“L’attacco del Napoli è forte, ma non passo notti insonni, tutte le squadre di serie A hanno qualità in attacco. Per me l’importante è come saremo noi”.

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