3 Ottobre 2022

Inzaghi appeso a un filo: i problemi dell’Inter non sono più alibi per la dirigenza

Ecco i punti che stanno sgretolando il meccanismo nerazzurro

Simone Inzaghi (@Getty Images)

L’Inter è in caduta libera e, ovviamente, il principale indiziato è Simone Inzaghi. L’atteggiamento remissivo della squadra, l’incapacità di reagire, le continue rimonte ed i cambi tardivi non fanno che aggravare la sua situazione. La pazienza dell’ambiente, sia tifoseria che dirigenza, è ormai in procinto di terminare e lo spettro dell’esonero si fa sempre più vicino. Sono almeno 5 i problemi per ora in casa nerazzurra (anche se sembrano molti di più) che sono risultati ingestibili per Inzaghi. Problemi però che, come sottolineato anche da La Gazzetta dello Sport, non vengono più visti come alibi per l’allenatore.

Steven Zhang (@Getty Images)

In primis la difesa. Il fortino che è stato per anni il vero punto di forza della squadra ora fa acqua da tutte le parti. L’unico a rimanere in linea di galleggiamento è paradossalmente l’ultimo arrivato, Acerbi, mentre i 3 tenori, de Vrij, Skriniar e Bastoni, continuano a deludere. In secondo luogo poi non si può non sottolineare la confusione che regna sovrana in campo. Tutti cercano di far da soli, il gruppo, così unito a parole e in allenamento, in partita si sfalda. Nervosismo, occhiatacce, sbracciate: Barella è il perfetto esempio dell’ansia che sta divorando la squadra. Un’ansia distruttiva, che, come dimostrano anche i numeri, sta portando ad un vero e proprio tracollo.

Anche le situazioni in bilico non stanno piacendo alla dirigenza, su tutti la questione portiere che, forse, andava chiarita prima di iniziare la stagione. Ormai i tifosi sono insofferenti nei confronti di Handanovic. Il capitano ha sicuramente dato moltissimo negli anni, ma ormai va evidentemente messo da parte: l’età si fa sentire e gli interventi sbagliati ormai nemmeno si contano più. Onana finora ha giocato in Champions, ma l’alternanza in un ruolo simile non fa bene, in primis alla difesa. Ecco perché ora si chiede una presa di posizione netta, specie alla luce delle prestazioni di Handanovic. Una mancanza di polso in tal senso, non fa altro che alimentare le voci di mancanza di personalità sufficiente nel tecnico.

Handanovic Inter

Samir Handanovic (@Getty Images)

Infine la dipendenza da Lukaku e gli infortuni, due problemi strettamente legati. La squadra sembra aver mollato proprio con l’assenza del belga che, nonostante il passaggio al Chelsea, sembra essere rimasto il vero leader, il collante del gruppo. Senza la sua presenza in campo, non solo in termini tecnici, tutto è andato a rotoli. E certamente non può essere solo una coincidenza. I problemi muscolari poi stanno tormentando i titolari. Prima Lukaku, poi Calhanoglu, Mkhitaryan, Brozovic e ora Lautaro. Qualcosa non quadra, non solo a livello di gioco. Anche la preparazione finisce sul banco degli imputati ora. L’Inter corre tanto, ma male e senza un filo logico. E questo correre a vuoto si ripercuote proprio sulla condizione dei calciatori.

L’OPINIONE DI PASSIONE INTER.

Identificare i problemi dell’Inter in soli 5 punti sarebbe, a parer nostro, riduttivo. Una squadra di calcio è un meccanismo complesso. Basta un singolo ingranaggio che si inceppa per rovinare tutto, anche quando il motore è ben oliato. Ed è proprio quello che è successo in casa Inter, dove ormai i problemi sono difficili da elencare. Nessun reparto si salva, nessun singolo riesce a galleggiare. Come è scontato che sia, il capro espiatorio è sempre il tecnico, incapace di far reagire un gruppo che sembra spaesato e privo di motivazioni. Cambiare a volte è necessario, una scelta quasi obbligata. E Inzaghi sembra ormai aver imboccato una china da cui è difficile, molto difficile, risalire. Ma siamo sicuri che l’eventuale nuovo arrivato saprebbe risolvere all’improvviso tutti i problemi? Tolto il possibile filotto per l’iniziale entusiasmo infatti, i problemi di base resterebbero.

L’Inter è una squadra vecchia. Non tanto per l’età, ma per le idee, le caratteristiche dei giocatori e lo stile di gioco. Al momento è un insieme di voci stonate che cantano per conto proprio. E per risolvere tutto questo in corsa, forse più che un allenatore servirebbe un mago.